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CATONE«Libri hard nelle biblioteche delle nostre scuole?»

29.02.16 - 19:03
«Libri hard nelle biblioteche delle nostre scuole?»

BELLINZONA - Lelia Guscio ha inviato un’interrogazione al Consiglio di Stato in merito al romanzo “After”, della scrittrice statunitense Anna Todd, che 11 scuole medie ticinesi su 35 hanno ordinato per le loro biblioteche o centri di documentazione, come anticipato da Tio.ch/20minuti.

A smuovere la presa di posizione è «il linguaggio estremamente esplicito e scabroso, così che il romanzo fa parte della cosiddetta categoria dei porno soft. Ovviamente il libro è disponibile nelle librerie, nei grandi magazzini oppure gratuitamente online dove è stato inizialmente pubblicato su Wattpad, un social network di self-publishing per cui chiunque, indipendentemente dall’età, può averne accesso. Tuttavia, che le biblioteche scolastiche lo mettano a disposizione sui loro scaffali sembra alquanto fuori luogo in quanto questo tipo specifico di lettura non è da ritenersi idoneo, né tantomeno educativo, per la fascia di età 11 – 15 anni».

Lelia Guscio comprende l’autonomia delle biblioteche degli istituti scolastici nella scelta del materiale didattico, ma chiede chi ha deciso e inoltrato la richiesta per ordinare il libro citato. «Prima di procedere all’ordinazione, è stato controllato il contenuto del romanzo e il registro?».

Viene quindi domandato se non sia il caso che ogni scuola (obbligatoria o post-obbligatoria) debba avere una specifica commissione “biblioteca” formata da docenti dell’istituto stesso che possa suggerire e vagliare gli acquisti. «A seguito della segnalazione da parte di alcune mamme al DECS, si prevede di rimuovere il romanzo o perlomeno di non procedere ad ulteriori ordinazioni di libri dai contenuti e linguaggio simili?».

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