Cerca e trova immobili
La segnalazione non era però arrivata al DSS
LUGANO - I metodi educativi "inappropriati" dell'educatrice di un asilo nido del Luganese finita in manette in novembre con l'accusa di maltrattamenti non solo erano stati notati, ma qualcuno li aveva anche segnalati.
Segnalazione che, tuttavia, non era giunta a chi di dovere e cioè al Dipartimento sanità e socialità (DSS). Stando alla Rsi, non erano quindi potute scattare le verifiche da parte del Cantone che ora attende l’esito dell’inchiesta penale.
Nel frattempo il resoconto con tutti i riferimenti temporali, le persone coinvolte e gli episodi puntuali è stato consegnato agli inquirenti. A redigerlo è stata un’ex collega dell'educatrice che per un po’ aveva lavorato a stretto contatto con lei e che è stata sentita dalla polizia nelle scorse settimane. La donna ha riferito di aver tentato invano di segnalare ai suoi superiori le irregolarità.
Nel frattempo polizia e magistratura stanno cercando di verificare se esistano altri episodi accanto a quelli che hanno portato all’avvio dell’inchiesta.
