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SAN BERNARDINO“Ecco come bagniamo il naso ai ticinesi”

07.10.15 - 17:38
Con il 9,2% di turisti in più rispetto allo scorso anno, il Moesano è l’isola felice della Svizzera italiana. Il direttore dell’Ente turistico regionale: “Da noi camere e ristoranti costano meno”
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“Ecco come bagniamo il naso ai ticinesi”
Con il 9,2% di turisti in più rispetto allo scorso anno, il Moesano è l’isola felice della Svizzera italiana. Il direttore dell’Ente turistico regionale: “Da noi camere e ristoranti costano meno”

SAN BERNARDINO – Mancano alloggi per turisti nel Moesano. Mentre in Ticino si piangono lacrime amare, in questo angolo della Svizzera italiana il turismo registra addirittura una crescita del 9,2% (da 13.144 a 14.354 pernottamenti) nei primi otto mesi del 2015 rispetto allo scorso anno. Un dato eclatante, sul quale viene punzecchiato Christian Vigne, direttore dell’Ente turistico regionale del Moesano.

Direttore, l’estate ticinese, pur avendo il bel tempo a favore, registra un crollo dell’8,4%. Nel Moesano invece festeggiate. Qual è il vostro segreto?
"Stiamo puntando parecchio sugli itinerari escursionistici e storici. Ad esempio va forte il sentiero alpino Calanca, grazie anche all’ampliamento della capanna Boffalora. Piacciono molto anche i due percorsi di bassa valle, la via Calanca e la via San Bernardino".

Suvvia. Questo tipo di attrazione c’è anche in Ticino. Vogliamo parlare di prezzi?
"Beh, da noi il pernottamento costa meno. Anche 20 o 30 franchi a notte in meno rispetto al Ticino. La stessa cosa si può dire dei menu nei ristoranti. Abbiamo prezzi più bassi. E per questo riusciamo a essere interessanti non solo per il turista della Svizzera tedesca, ma anche per quello della zona euro".

Perché nel Moesano riuscite a tenere i prezzi più bassi e in Ticino invece non si riesce?
"Io non voglio parlare al posto degli altri. Immagino che da noi ci sia una minore presenza di organi istituzionali che determinano i prezzi. Poi abbiamo costi strutturali inferiori rispetto ad altre regioni svizzere. Probabilmente da noi c’è anche meno fiscalità nei confronti degli esercenti da parte delle autorità. Ci sono meno pressioni e dunque si riesce a mettere in atto una bella politica dei prezzi. Figuratevi che ci sono vari turisti che durante il Festival del film di Locarno preferiscono alloggiare nel Moesano piuttosto che in Ticino. Anche per una questione economica. Allo stesso tempo si godono la natura".

Apriamo un altro capitolo. Qualcuno ironizza sul fatto che in Ticino si debba pagare il posteggio per andare al fiume. Nel Moesano non è così.
"È vero. Da noi attualmente non ci sono parchimetri lungo i fiumi. Però non demonizzerei l’idea ticinese. Perché il ricavato dei parchimetri ricade comunque sul territorio, con opere di pulizia o di altro tipo".

Come avete fatto a ottenere un aumento dei pernottamenti del 9,2% avendo gli impianti sciistici di San Bernardino ormai chiusi da anni? La statistica, infatti, include anche mesi freddi come gennaio o febbraio…
"A San Bernardino la clientela è cambiata molto. Prima ci si andava per sciare e poco più. Ora il turista sta scoprendo il villaggio e le sue mille sfaccettature. Ci sono un sacco di cose da fare a San Bernardino. Le famiglie possono sciare. Ci sono le escursioni, c’è la pista di sci di fondo, c’è quella di pattinaggio, ci sono attività ricreative e rilassanti…".

A San Bernardino c’è anche l’E-Room, il primo albergo elettronico della Svizzera italiana. Come sta andando?
"Bene. Piace a quel tipo di clientela che mira alla praticità. Il successo dell’E-Room è un chiaro esempio di come nella valle si abbia voglia di osare".

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