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MAGADINOLa costringevano a prostituirsi: 20enne liberata dal "Liberty"

15.01.15 - 09:16
Il Ministero Pubblico ha emesso un mandato d'arresto internazionale nei confronti di un trafficante di esseri umani
Foto Tio/Davide Rotondo
La costringevano a prostituirsi: 20enne liberata dal "Liberty"
Il Ministero Pubblico ha emesso un mandato d'arresto internazionale nei confronti di un trafficante di esseri umani

MAGADINO - È in salvo a casa ora, Irina*. In Romania, da dove era stata portata via «con l’inganno e la forza» dai trafficanti di esseri umani. Scaricata dopo un viaggio di 1 500 chilometri e mille peripezie in una camera del Liberty Dream di Magadino, dove è stata «costretta a prostituirsi contro la sua volontà». È lì che l’hanno trovata gli agenti della Teseu, in un blitz che ha portato alla chiusura del locale a luci rosse a fine 2012. «L’inchiesta giudiziaria è ancora in corso – fanno sapere dalla polizia cantonale – ma in base agli elementi raccolti dalle indagini di polizia, la ragazza in questione è senza dubbio vittima di tratta di esseri umani».

La promessa di un lavoro in Ticino - I presunti responsabili della tratta, tra cui il gestore ticinese del locale, un 54enne domiciliato nel Luganese, sono accusati di avere organizzato il trasferimento in Ticino della ragazza, adescandola con la promessa di un lavoro “normale”. Una volta giunta in Svizzera, invece, la giovane sarebbe stata costretta a prostituirsi «con la forza» e «senza percepire alcun introito dall’attività esercitata» spiega Claire Poteaux dell’Oim (Organisation Internationale pur les Migrations): «Sono queste le caratteristiche tipiche per cui si può parlare, appunto, di "tratta" e si configura il reato corrispondente. Purtroppo sono elementi difficili da provare, per questo i casi riconosciuti come tali sono molto rari, in Ticino come nel resto della Svizzera».

Mandato di cattura internazionale - Ora la pratica è in mano al Ministero Pubblico: le indagini, coordinate assieme alla polizia di Bucarest, hanno valicato i confini del cantone. La Procura luganese ha infatti emesso un mandato di cattura internazionale nei confronti di un "trafficante di donne" rumeno che, d’accordo con il gestore del postribolo in questione, avrebbe organizzato la tratta. 

"Pochi casi vengono a galla" - Quello di Irina è un caso raro, ma non unico. «La tratta di esseri umani in Ticino è un fenomeno che non si riscontra di frequente ma è comunque probabilmente in gran parte sommerso. Sfocia soprattutto nella prostituzione e nello sfruttamento del lavoro domestico» spiega Mirka Studer del servizio di consulenza alla partenza della Croce rossa svizzera, sezione del Sottoceneri. Dal 2008, quando è partito in Ticino il programma di aiuto al rimpatrio «sono state 6 le vittime di tratta di esseri umani assistite nel ritorno al paese d’origine, in Est Europa e in Sud America» spiega Studer.


* nome di fantasia  

 

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