Le vacanze sono terminate: oggi gli allievi ticinesi tornano sui banchi, con astuccio, libri e tablet
BELLINZONA - Le campanelle tornano a suonare. E gli allievi hanno già messo smartphone e tablet nei loro zainetti. Perché anche la scuola diventa sempre più tecnologica. “Ore buche, riunioni, proposte culturali dell’istituto: tutte queste informazioni si ottengono attraverso un’app che abbiamo sviluppato per studenti, docenti e amministrazione” ci dice infatti Alessandro Ruggeri, ingegnere informatico e sviluppatore iOs alla Scuola cantonale di commercio di Bellinzona (Scc). “Tra gli utenti si contano pure genitori che si tengono aggiornati sull’attività scolastica dei figli”. E se in passato si utilizzava il fax per scambiarsi compiti e appunti, oggi si creano gruppi di studio in WhatsApp e le dispense passano attraverso il cloud.
Ma la scuola 2.0 non si limita a questo. “I risultati delle esperienze di scienze possono, per esempio, essere direttamente registrati con dei sensori collegati al tablet. E nel frattempo si filma il tutto, per creare degli appunti interattivi” spiega ancora Ruggeri, che per il terzo anno è coinvolto in un progetto sperimentale mediante uso di tablet alla Scc. “Cambia anche la presenza del docente all’interno dell’aula – continua – si può muovere più liberamente tra gli studenti, mentre via wireless proietta quello che sta visualizzando sul suo dispositivo”. E non solo gli insegnanti si possono collegare al beamer, bensì anche i singoli allievi che devono mostrare, per esempio, la risoluzione di un esercizio.
Si tratta di un valore aggiunto o è la stessa scuola di un tempo che utilizza strumenti diversi? È quanto sta ora cercando di capire il Decs, che è molto sensibile alla tecnologia nelle scuole. Anche per questo di recente ha istituito il Centro di competenza per le risorse digitali per l’apprendimento.
Di quali app non puoi fare a meno?
La scuola cloud - Alleggerite lo zaino con il cloud: è solo complicato scegliere tra Dropbox, Google Drive, iCloud e via dicendo. Prendete quello più adatto a voi e al vosto dispositivo. I più completi? Google e iCloud, che permettono di creare documenti e fogli di calcolo online.
Appunti - Notability: le app per prendere appunti sono tantissime. Questa, che costa 3 franchi, ha la fantastica caratteristica di poter unire appunti a mano libera a quelli da tastiera. Poi disegni, registrazioni e chi più ne ha più ne metta. Si sincronizza con iCloud.
L’iPad interroga - Evernote è una delle più famose app per note e appunti. Ma Evernote Peek, gratuita, è la svolta per prepararsi agli espe. Come? Ci si può interrogare da soli alzando e abbassando la smartcover. Dopo aver preparato le schede: domanda, tap tap, risposta.
iStudiez - Anche per organizzarsi la scelta è infinita. Tra quelle a pagamento, iStudiez (3 franchi) è tra le più complete: salvate il vostro orario, compiti, materie da studiare. Mica male, anche se la vecchia agenda è ancora imbattibile: un selfie non vale una dedica a fine anno.
Non dirlo al "sore" - Per i bigini le app sono infinite, poi, se avete qualcuno fuori, WhatsApp è anche meglio. Ma per gli espe (o i compiti) di mate e fisica WolframAlpha è inarrivabile. Gratuita è la Wikipedia della scienza: risolve equazioni e sistemi, mostrando i passaggi!!!
Se vince la noia - Un tempo si programmavano i giochini sulle calcolatrici: in classe, quando ci si rompe c’è poco da fare. Ma gli smartphone hanno cambiato tutto, di giochini abbiamo piene le tasche. Ma, per i nostalgici, scaricate Dash Race: ve le ricordate le gare sui quadretti?