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ASCONALa donna che lancia i sassi: "E non è una passeggiata"

07.08.14 - 06:04
Cortese e composta sul lavoro, Nadia Pedraita, 47 anni, si trasforma quando ha una roccia in mano. Sabato sfiderà l’agguerrita concorrenza confederata al campionato ticinese di Ascona
Foto Davide Rotondo
La donna che lancia i sassi: "E non è una passeggiata"
Cortese e composta sul lavoro, Nadia Pedraita, 47 anni, si trasforma quando ha una roccia in mano. Sabato sfiderà l’agguerrita concorrenza confederata al campionato ticinese di Ascona

ASCONA - Pronta a rompere l’egemonia svizzero tedesca. Nadia Pedraita, 47 anni, di professione ricezionista d’albergo in un prestigioso hotel di Locarno, è una delle partecipanti più accreditate per salire sul podio del prossimo campionato ticinese di lancio del sasso, in programma per sabato sul lungolago di Ascona. E lei, cordiale e composta sul lavoro, quanto grintosa e forzuta quando ha una roccia tra le mani, non si sottrae alla sfida. “Per me è la seconda edizione, l’anno scorso ero riuscita a piazzarmi a ridosso delle prime. Quest’anno sogno l’impresa”.

Per gli uomini il peso del sasso da lanciare è di 22,140 chili, per le donne di 7,050. In mezzo a decine di omaccioni muscolosi, ci sarà anche Nadia. “Visto da fuori – dice – il lancio sembra una passeggiata. Vi assicuro, però, che lo sforzo da fare è importante. Mi alleno tutti i giorni al fiume, o nella zona del Monte Verità. Ho scoperto che può essere uno sfogo, utile per scaricare le tensioni”.

Nadia usa la tecnica olimpica. “Quella del lancio tradizionale, parto da dietro e spingo il sasso in avanti”. E ora cerca pure di coinvolgere le sue amiche. “Voglio partecipare alla gara a squadre, ce l’ho quasi fatta a convincere le mie possibili compagne”.

Oltre un centinaio di partecipanti, un ambiente festoso, centinaia di curiosi. E quel sogno caldeggiato dagli organizzatori. “E cioè di vedere finalmente un ticinese ai primi 3 posti della classifica – ammette Tiziano Broggini, mente dell’evento –. Finora si poteva dire che il lancio del sasso dalle nostre parti era una disciplina nuova. Ora non è più così”.       

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