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BELLINZONA - Una trasferta a Zurigo per presentare il grande lavoro finora svolto in Ticino in materia di ricerca e innovazione: questo l’obiettivo alla base del fruttuoso incontro avvenuto ieri tra una delegazione ticinese e i vertici del Politecnico federale (ETH) di Zurigo. Le discussioni hanno permesso d’individuare importanti assi di collaborazione, confermando anche l’impegno dell’ateneo nel sostenere concretamente i progetti in fase di sviluppo a Lugano e Bellinzona.
Nel corso degli ultimi anni, il Canton Ticino ha puntato con decisione sulla ricerca e l’innovazione quali tasselli fondamentali per la propria strategia di sviluppo economico. Il sostegno alle aziende esistenti passa, infatti, attraverso l’importante attività di trasferimento tecnologico e del sapere, che consente di mettere in relazione queste ultime con gli istituti di ricerca presenti in Ticino. Si tratta di un processo forse non molto visibile, ma di fondamentale importanza, che coinvolge tutti gli attori ieri rappresentati.
Partendo da queste solide basi e dalla rete di relazioni già instaurata, la delegazione ticinese – composta da rappresentanti del DFE, della Fondazione AGIRE, di USI, SUPSI, IRB nonché delle Città di Lugano e Bellinzona – e i vertici del Politecnico federale di Zurigo – tra i quali il Rettore dell’ateneo, Professor Lino Guzzella (futuro Presidente) e il Vicepresidente Professor Roman Boutellier – hanno discusso del rafforzamento della collaborazione tra il Ticino e il Politecnico di Zurigo.
È stata quindi confermata la volontà di est endere ulteriormente la cooperazione con il Centro Svizzero di Calcolo Scientifico – soprattutto per quanto concerne le attività legate alle scienze computazionali applicate alla medicina – e con le attività di ricerca in biomedicina dell’IRB di Bellinzona. Il Politecnico di Zurigo ha ribadito, inoltre, l’interesse per i progetti di sviluppo del parco scientifico e tecnologico del nuovo quartiere di Cornaredo (Tecnopolo Ticino). ETH Zurigo seguirà con interesse lo sviluppo della proposta ticinese dello Swiss Innovation Park.
Secondo il Prof. Lino Guzzella, il successo di questa collaborazione, che potrebbe portare a una presenza più forte del Politecnico di Zurigo in Ticino, deve basarsi sul rafforzamento delle eccellenze esistenti e riconosciute internazionalmente, come anche sulla qualità delle proposte.
