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LOCARNOMultata a 27 all’ora, lo sfogo di una locarnese: "E voi la chiamate zona incontro?"

31.03.14 - 15:41
La protesta di una residente in città vecchia sanzionata per eccesso di velocità vicino casa: "Ho regalato dei tulipani all’agente che mi ha fatto la multa"
Foto d'archivio (Tipress)
Multata a 27 all’ora, lo sfogo di una locarnese: "E voi la chiamate zona incontro?"
La protesta di una residente in città vecchia sanzionata per eccesso di velocità vicino casa: "Ho regalato dei tulipani all’agente che mi ha fatto la multa"

LOCARNO - Dai primi mesi del 2009 in città vecchia vige il limite dei 20 km/h. La soluzione è quella adottata da molti comuni europei. Lo scopo è quello di far convivere in armonia la mobilità veicolare con quella cosiddetta lenta in un luogo in cui sono i pedoni ad avere la precedenza.

A dire la verità tra i locarnesi la "zona incontro" non è mai stata accettata in pieno. Sin dagli inizi il limite di 20 km/h non è sempre stato rispettato dagli automobilisti in transito. Il Municipio e le autorità cittadine effettuano, infatti, dei controlli di velocità nella "zona incontro" sin dalla sua istituzione.

Questa mattina una signora, tale Vanessa Viganò, ha inviato ai media ticinesi una lettera in cui si lamenta di una multa da 120 franchi per aver superato di 7 chilometri orari (al netto del limite di tolleranza) il limite di velocità dei 20 km/h.

La mamma di tre figli residente in città Vecchia a Locarno, proprio nella zona d'incontro, racconta che, dopo aver accompagnato i bambini a scuola e aver fatto la spesa, è stata fermata dalla polizia comunale sulla via di casa. Agenti di polizia che hanno "contestato una multa da 120 franchi perché andavo - scrive Viganò - alla pericolosissima velocità di 27 chilometri orari".

La signora si è arrabbiata a tal punto che, una volta sbollita la seccatura, si è recata a piedi dall'agente, al quale ha consegnato un mazzetto di tulipani rossi. "Gli ho detto che stasera tornando a casa difficilmente potrà sentirsi orgoglioso" ha scritto la signora riferendosi all'agente che ha fatto rispettare la legge.

I fiori spero li tenga - ha continuato la signora - "Sono simbolo della possibilità che abbiamo tutti (poliziotti o meno) di protestare pacificamente verso questa politica non è certo orientata alle necessità cittadine".

La signora giustifica questa sua protesta affermando che nella "zona incontro" il "Municipio ha tolto i parcheggi esistenti e posto un limite di velocità di 20km/h".

"Per questa zona però - osserva la signora Viganò - la città non ha alcun piano di aggregazione o socializzazione: non sono state organizzate zone verdi o panchine, non ci sono piste ciclabili o parcheggi per biciclette, il centro culturale delle ex scuole sta chiudendo, i bar e i negozi faticano a tirare avanti e spesso chiudono".

Leggendo questa denuncia, verrebbe da chiedersi: perché chiamarla "zona incontro"?

La signora Viganò continua: "Questa zona in realtà sta lentamente morendo, la sua vitalità non è né tutelata né promossa. Taluni collegano il limite di velocità bassissimo e i parcheggi ridotti con il contestato autosilo "piazza castello", già boicottato dai locarnesi e che vede i propri conti perennemente in rosso".

La signora ritiene urgente "una protesta pacifica in cui si richieda una strategia di gestione della città volta alle reali necessità di tutti noi, che faccia tornare questo luogo piacevole e vivace". E conclude così: "Una protesta cittadina, condita di fiori".

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