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BELLINZONA - L’inizio dell’anno così piovoso e mite, ha attivato in anticipo la migrazione di rane e rospi. Recentemente sono stati infatti segnalati alcuni esemplari in cammino verso i luoghi di riproduzione, generalmente stagni, ma anche laghi. Dopo la deposizione delle uova i batraci rimangono qualche settimana sul posto, per poi ritornare là da dove sono venuti. Purtroppo la lentezza che contraddistingue i rospi è, a volte, un handicap fatale che non permette loro di attraversare indenni le nostre strade.
La migrazione, iniziata per ora solo in sordina, si concluderà verso la fine di aprile. Per cercare di salvare il maggior numero di esemplari sono attivi da anni squadre di volontari che, dall’imbrunire fino a sera inoltrata, si succedono ai bordi dei cigli stradali protetti da speciali barriere. Fortunatamente, in alcune zone considerate particolarmente a rischio, sono stati costruiti appositi passaggi sotto il manto stradale, facilitando in tal modo la sopravvivenza di intere colonie di batraci.
Tutti gli anfibi sono protetti dalla legge in quanto importanti anelli della catena biologica, oltre che grandi divoratori d’insetti nocivi. Queste azioni hanno permesso sino ad oggi di salvare da morte certa numerose migliaia di rospi e rane. I punti critici dove vengono effettuate queste operazioni di salvataggio si trovano a Meride, Somazzo, Castel San Pietro, Caslano, Bioggio depuratore, Sorengo-Muzzano, Magadino e Origlio.
Il WWF invita tutti gli automobilisti a circolare con prudenza su questi tratti stradali (che vengono segnalati con appositi cartelli), specialmente durante le ore serali.
