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CANTONEFossile misterioso sul Monte San Giorgio

13.01.14 - 09:18
Rinvenuto un crostaceo appartenente a un genere sconosciuto alla scienza
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Fossile misterioso sul Monte San Giorgio
Rinvenuto un crostaceo appartenente a un genere sconosciuto alla scienza

MONTE SAN GIORGIO - Un curioso quanto misterioso rinvenimento è avvenuto grazie agli scavi scientifici condotti dal Museo cantonale di storia naturale sul Monte San Giorgio (patrimonio mondiale dell’UNESCO dal 2003). Un reperto fossile, appartenente a un organismo sinora sconosciuto alla scienza e risalente a ca. 240.5 milioni di anni fa, è infatti venuto alla luce.

 

La pubblicazione della scoperta è avvenuta sulla rivista scientifica Neues Jahrbuch für Geologie und Paläontologie (Stoccarda, dicembre 2013). Si tratta di un crostaceo decapode, un piccolo gambero lungo un paio di centimetri. Al nuovo fossile - studiato da Rudolf Stockar in collaborazione con Alessandro Garassino, specialista presso il Dipartimento di Paleontologia degli Invertebrati del Museo di storia naturale di Milano – è stato dato il nome di Meridecaris ladinica, dove Meridecaris allude al villaggio di Meride e significa “gambero di Meride” mentre ladinica si riferisce all’età del fossile.

 

Il rinvenimento di un gambero “reptante” (come gli attuali astici e scampi) è eccezionale per il giacimento del Monte San Giorgio, noto soprattutto per i rettili e i pesci fossili ed è anche di assoluta rilevanza mondiale, poiché rappresenta il primo rinvenimento nel Triassico Medio europeo di un esemplare della famiglia Clytiopsidae, nota solo nella Provincia dello Yunnan in Cina ed estintasi nel Triassico Superiore (ca. 230 milioni di anni fa).

 

Il materiale fossile (pesci, molluschi, crostacei e alcuni vegetali) portato alla luce con Meridecaris rappresenta in molti casi specie sinora sconosciute, che permetteranno di aggiungere nuove informazioni sul giacimento del Monte San Giorgio e sugli organismi del periodo Triassico.

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