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CANTONE"Mettere un termine all'illegalità nel pagamento delle indennità festivi e notturni"

30.04.13 - 14:04
"Mettere un termine all'illegalità nel pagamento delle indennità festivi e notturni"

LUGANO - Arriva dal sindacato VPOD la richiesta di intervento al Consiglio di Stato per "mettere un termine all'illegalità nel pagamento delle indennità festivi e notturni in caso di assenza per vacanze e malattia del dipendente più la 13esima mensilità sulle indennità festive e notturne da parte del settore sociosanitario ticinese".

 

Lo scorso 5 febbraio 2013 il Tribunale federale ha respinto il ricorso effettuato da un datore di lavoro del settore sociosanitario ticinese contro le sentenze delle istanze cantonali e ha in tal modo confermato l’obbligo di retribuire ai dipendenti le indennità festive e notturne durante i periodi nei quali sono assenti per malattia, infortunio, gravidanza e vacanza (trattandosi di una parte di salario regolare che spetta al dipendente).

 

Il calcolo della retribuzione va fatto in base alla sentenza del Pretore di Locarno dell’ 8 aprile 2011, confermata tanto dal Tribunale d’appello, quanto dal Tribunale federale: le indennità per lavoro notturno e per lavoro festivo (feste infrasettimanali, sabati e domeniche) percepite durante l’anno civile vanno sommate e divise per i mesi effettivamente lavorati (eventualmente i giorni effettivamente lavorati: 21,7 è la media dei giorni lavorativi in un mese).

 

Alla luce della sentenza del Tribunale federale del 5 febbraio 2013, che conferma le due sentenze cantonali, Il VPOD ha esortato i datori di lavoro del settore sociosanitario ticinese (ad eccezione dell’Ente ospedaliero cantonale, già in regola da 5 anni) a voler "procedere analogamente per i dipendenti nel pagamento delle indennità notturne e festive durante i periodi di assenza e a versare la 13a mensilità sulle indennità. I dipendenti hanno diritto al minimo al versamento degli arretrati maturati durante l'anno in corso e durante gli ultimi 5 anni (di più se vi sono già dei procedimenti in corso da parte dei dipendenti per rivendicarne il pagamento)".

 

Il VPOD chiede al Consiglio di Stato e segnatamente al Dipartimento socialità e sanità di "farsi promotore di una soluzione globale volta a mettere termine a questa grave illegalità: una soluzione che possa avere il sostegno politico e finanziario cantonale".

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