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LUGANO"La battaglia contro i 'gerenti in affitto'? È ancora lunga, ma..."

04.02.13 - 13:01
Da anni il traffico delle patenti da esercente preoccupa GastroTicino. Ora però la situazione sembra essere cambiata
Foto d'archivio (Keystone)
"La battaglia contro i 'gerenti in affitto'? È ancora lunga, ma..."
Da anni il traffico delle patenti da esercente preoccupa GastroTicino. Ora però la situazione sembra essere cambiata

LUGANO – Seimila franchi per un corso di tre mesi e mezzo. È il prezzo da pagare per la formazione di esercente in Ticino. Ed è la cifra che fa storcere il naso ad alcuni furbi che, pur di evitare di seguire corsi o di sostenere esami, cercano un gerente in affitto. “È un problema contro il quale lottiamo da diverso tempo”, sottolinea il portavoce di GastroTicino Alessandro Pesce. Ora però le cose sembrano essere cambiate. “Da quando, circa due anni fa, è subentrata la nuova legge sugli esercenti, ai gerenti è stata data maggiore responsabilità. Di conseguenza uno adesso ci pensa due volte prima di mettersi nei guai”.

Traffico preoccupante - Un traffico preoccupante di certificati di capacità. Patenti affittate per mille o duemila franchi al mese. Il trend è in atto da tempo e costituisce una scappatoia per chi non ha voglia di impegnarsi per ottenere il diploma cantonale di esercente. Uno ci mette il fatidico “pezzo di carta”, a pagamento si intende, e consente così all’altro di potere aprire il proprio bar senza dovere seguire la formazione e sostenere l’esame. “È illegale dare il proprio diploma in affitto – puntualizza Pesce –, se dovessero esserci dei controlli o dovesse verificarsi un incidente o qualsiasi altro problema, tutte le responsabilità cadrebbero sul gerente. Purtroppo non siamo in grado di sapere esattamente quante persone affittano il loro diploma. È un fenomeno nascosto, ma di cui si sente spesso discutere. In ogni caso parlando con gli esercenti ci rendiamo conto che il problema si sta riducendo”.   

Garanzie di qualità - In altri Cantoni svizzeri non c’è l’obbligo di avere un diploma per potere aprire un bar. Non sarebbe dunque il caso di fare altrettanto anche in Ticino? Secca la risposta di Pesce. “No. Perché il diploma e il corso sono garanzia di qualità. Un gerente deve potere conoscere vari aspetti della ristorazione: dalle norme sanitarie a quelle giuridiche. Se non ci fosse la formazione, probabilmente, salterebbero fuori un sacco di problemi. Vorrei comunque specificare che il corso non è più obbligatorio. Uno può candidarsi agli esami anche da privatista. Il diploma ha anche la funzione di regolatore: al momento in Ticino c’è un esercizio pubblico ogni 120 abitanti, il doppio rispetto alla media nazionale. Se non ci fosse il diploma a fare da freno, sorgerebbero nuovi bar a ogni angolo”.

Costo esagerato - Qualche dubbio lo solleva anche il costo. Seimila franchi per un corso di tre mesi e mezzo sembrano tanti. “Ma servono per coprire gli stipendi dei docenti e il materiale didattico. Non è una cifra esagerata”.

 

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