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LUGANO / UCRAINAA Lugano «per ricostruire l'Ucraina»

24.05.22 - 19:52
All’evento sul Ceresio parteciperanno una quarantina di Stati e diciotto organizzazioni internazionali.
Keystone
A Lugano «per ricostruire l'Ucraina»
All’evento sul Ceresio parteciperanno una quarantina di Stati e diciotto organizzazioni internazionali.
Ignazio Cassis: «Non bisogna farsi illusioni: le sfide legate alla ricostruzione sono enormi, come mostrano le terribili immagini provenienti dalle zone di guerra»

LUGANO -  A seguito dell’aggressione russa, la Svizzera e l’Ucraina hanno deciso di ri-orientare la quinta Conferenza sulla riforma ucraina prevista dal 4 al 5 di luglio a Lugano e di dedicarla al tema della ricostruzione.

Nello specifico saranno una quarantina gli Stati e diciotto le organizzazioni internazionali che saranno invitati all'Ucraine Recovery Conference (URC2022), i cui obiettivi sono stati presentati oggi al WEF dal presidente della Confederazione Ignazio Cassis, dal primo ministro ucraino Denys Shmyhal e dal ministro degli esteri Dmytro Kuleba.

Un processo su «larga scala» - «La strada per la ricostruzione dell’Ucraina - precisa il DFAE in una nota - passa attraverso un processo politico e diplomatico sostenuto su larga scala». Un processo che Svizzera e Ucraina intendono avviare a Lugano. «Concretamente, al centro dei dibattiti vi saranno il piano di ricostruzione e di sviluppo dell’Ucraina e i contributi apportati dai partner internazionali».  L’ordine del giorno dell'evento ticinese prevederà, in particolare, uno scambio sulle priorità, i metodi e i principi della ricostruzione e sulla configurazione che essa assumerà nei settori delle infrastrutture, dell’economia, dell’ambiente e della socialità. L’URC2022 comprenderà anche una parte concernente le donazioni («pledging»).

Le riforme - La conferenza verterà inoltre sulle riforme che possono essere implementate anche nella situazione attuale. «La ricostruzione e il processo di riforma non sono in concorrenza tra loro, al contrario: l'Ucraina deve la resilienza dimostrata anche alle riforme già attuate», ha dichiarato il presidente della Confederazione Ignazio Cassis. «Il modo in cui avverrà la ricostruzione e le riforme che la accompagneranno sono importanti quanto le risorse impiegate».

Zelensky (in un qualche modo) presente - All’URC2022 sono attese delegazioni internazionali, così come esponenti dell’economia privata e della società civile. Maggiori dettagli non sono ancora noti. La partecipazione del presidente Volodymyr Zelensky e del primo ministro Denys Shmyhal è confermata, in forma fisica o virtuale a dipendenza dell’evoluzione della situazione.

«Sfide enormi» - Nell’ambito della conferenza avrà luogo un evento rivolto in special modo agli esponenti dell’economia. Sarà inoltre previsto un programma culturale nel segno della solidarietà con il popolo e con i rifugiati ucraini, che offrirà l’opportunità di presentare la diversità della cultura ucraina. «Non bisogna farsi illusioni: le sfide legate alla ricostruzione sono enormi, come mostrano le terribili immagini provenienti dalle zone di guerra», ha affermato il presidente della Confederazione. «L’obiettivo della Svizzera è che la conferenza costituisca un passo importante nel difficile percorso di ricostruzione e che fornisca un contributo alla stabilità in Europa».

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COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
Giusto pianificare, però ci sono ancora troppe incognite per iniziare a dare soldi. Innanzi tutto i Russi sono ancora nel paese, quindi fino a ritiro dell'esercito la guerra non finirà (vedi esperienze militari del secolo scorso, i signori sono testardi). Inoltre bisogna pensare pure pensare a rendere sicuro il territorio dalle varie mine e cariche inesplose, questo punto è strettamente legato al precedente (dipende chi vince), pare ci vorrà almeno mezzo decennio. In pratica prima di ricostruire ci vorrà ancora qualche anno, sopra tutto se dovesse diventare una guerra a bassa intensità, per non parlare del fatto che dare per scontato una vittoria ucraina mi pare una gufata non da poco.

RV50 1 anno fa su tio
Certo che per ricostruire in Ucraina bisogna venire a Lugano !!!"per la megalomania di pochi politici a cominciare dal nostro burattino presidente nazionale e per l'interesse di pochi imprenditori locali come al solito .... ma mi piacerebbe sapere chi paga la fattura per la protezione di tutti questi impavidi condottieri ..... la città di Lugano con i soldi dei suoi cittadini o il cantone e la confederazione con i nostri soldi ....da noi ci sono problemi di aumenti in tutti i settori ma non vedo politici a scaldarsi più del dovuto tanto é il cittadino che paga ....

Princi 1 anno fa su tio
Risposta a RV50
concordo

Aargauer 1 anno fa su tio
Risposta a RV50
Proposte per migliorare la situazione? Sempre sputare addosso a qualcuno che prova a cambiare qualcosa…per fortuna non tutti i ticinesi sono come voi….

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a RV50
Ginevra è famosa internazionalmente proprio per i rapporti internazionali, non mi pare un errore per la città di Lugano provare a replicare (forse un po' tanto ambizioso ma perché no?). Per quanto riguarda i costi della ricostruzione fossi luganese non mi preoccuperei troppo, con i debiti della città figuriamoci se riescono a dare qualcosa ad altri.

RV50 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
Scusami ma non parlavo di soldi per la ricostruzione .. ma per le spese di organizzazione e protezione dei componenti in arrivo.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a RV50
L'avevo capito, la mia voleva esser una battuta ;-)) In ogni caso si dovrebbe valutare il ritorno economico dell'evento, per esempio i pernottamenti di chi ha aderito all'evento, ... e il prestigio e riconoscimento internazionale della città, avendo ospitato una manifestazione simile. Non penso che iniziative del genere siano uno spreco di soldi, poi a dirla tutta si dovrebbe guardare chi effettivamente ha pagato ;-) In ogni caso è quasi più tempo buttato che altro.

Princi 1 anno fa su tio
ridicolo ed i nostri faticano ad arrivare a fine mese . ridategli il passaporto azzurro e ritirategli quello rossocrociato

Aargauer 1 anno fa su tio
Risposta a Princi
Cosa c’entra che i nostri faticano a tirare a fine mese con questa conferenza che potrebbe finalmente riportare un po di visibiltà al povero Ticino..poi certo tipi come voi che tipo di iniziative proponete per risuscitare questo Cantone morente? Ben vengano iniziative di questo tipo..altro che fregnacce!!!

seo56 1 anno fa su tio
Bene bell’iniziativa … un plauso a Cassis e alla città che ospita quest’evento 👏🏻👏🏻👏🏻

Aargauer 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
Sono d’accordo

vulpus 1 anno fa su tio
Risposta a seo56
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