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CANTONEEpidemia depressiva tra gli studenti ticinesi: «Vorrei andare dallo psicologo, ma costa troppo»

27.04.22 - 14:44
Un terzo della popolazione studentesca delle scuole superiori soffre di sintomi depressivi gravi.
Deposit (simbolica)
Epidemia depressiva tra gli studenti ticinesi: «Vorrei andare dallo psicologo, ma costa troppo»
Un terzo della popolazione studentesca delle scuole superiori soffre di sintomi depressivi gravi.
Lo rivela un sondaggio condotto dal Sindacato indipendente studenti e apprendisti (SISA).

BELLINZONA - Uno su tre. È questo il numero di studenti ticinesi delle scuole post-obbligatorie che soffre di sintomi depressivi gravi o molto gravi. E oltre il 37% confessa di aver avuto, nelle precedenti due settimane e per almeno alcuni giorni, dei pensieri autolesionisti o/e suicidari. Lo rivela uno studio condotto da gennaio a marzo di quest'anno dal Sindacato indipendente studenti e apprendisti (SISA), che lancia un grido d'allarme sullo stato di salute mentale della popolazione studentesca.

Il questionario, al quale hanno risposto 783 studenti ticinesi, «è stato lanciato per quantificare un malessere che purtroppo il Governo continua a ignorare», spiega nell'odierna conferenza stampa Rudi Afonso Alves, studente di sociologia all'Università di Ginevra e coordinatore del SISA. La pandemia, secondo il SISA, non è all'origine di questo allarmante fenomeno, ma, incrementando isolamento e solitudine, ha funto da catalizzatore dei disturbi psichici. 

Il futuro che fa paura - A giocare un ruolo fondamentale nella salute mentale degli studenti è proprio la scuola. Il 62,3% degli intervistati, quindi oltre sei studenti su dieci, ha infatti dichiarato di soffrire fortemente o molto fortemente di malessere scolastico, derivante principalmente da pressioni legate al futuro scolastico e accademico, ai docenti, al futuro professionale e ai genitori. E i dati raccolti mostrano una forte correlazione tra malessere scolastico e sintomi depressivi. 

«Ci state uccidendo e neanche ve ne accorgete» - A colpire nel segno, oltre alle cifre, sono anche le testimonianze raccolte. Molti studenti sottolineano come si sentano trattati come numeri, chiedono di essere maggiormente seguiti e caricati meno di lavoro. «Vengo da una famiglia praticamente povera», racconta una studentessa della Scuola cantonale di commercio di Bellinzona, «quindi mi sforzo di andare bene a scuola, perché da adulta non voglio soffrire per mancanza di soldi. Però non sono mai stata così in ansia come lo sono da quando ho iniziato la SCC. Vorrei andare dallo psicologo, ma non posso nemmeno perché costa troppo». «La più grande ansia di un allievo è quella di non riuscire», spiega invece uno studente del Liceo di Bellinzona, «ma quando qualcuno sta affrontando problemi di vita più grandi della scuola, come nel mio caso una situazione di lutto, bisognerebbe dare l'occasione allo studente di affrontare in primis questi problemi personali». «Ci state uccidendo e neanche ve ne accorgete», è il messaggio di qualcun altro. 

Le ragazze più sincere - La sofferenza psicologica è però anche una questione di classe, emerge dallo studio. Gli strati più sfavoriti della popolazione, a livello socio-economico, sono infatti più di frequente e più gravemente colpiti da sintomi depressivi, da istinti autolesionisti o suicidari e da malessere scolastico. Anche il genere ha un peso: i sintomi depressivi gravi sono più presenti tra chi non si identifica né come uomo né come donna. Le ragazze sembrano poi soffrire di più rispetto ai ragazzi. È però vero, sottolinea il SISA, che la popolazione femminile «dichiara maggiormente il proprio malessere rispetto alla popolazione maschile».

Quali soluzioni? - Che fare, dunque, per dare una mano ai giovani studenti ticinesi? Sono molteplici le soluzioni proposte dal SISA. Tra queste, rinunciare al sistema di valutazione tramite note per sostituirlo con delle valutazioni attraverso colloqui, introdurre corsi di recupero gratuiti, potenziare il servizio medico-psicologico cantonale, introdurre una sessione di recupero estiva per frenare le bocciature, ridurre il numero di allievi per classe e ampliare l'accesso alle borse di studio. Il rapporto dello studio, conclude Rudi Afonso Alves, verrà inviato al Decs, al Dss, al Gran Consiglio e ai docenti delle scuole medie e medie superiori. 

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COMMENTI
 

Mattiatr 1 anno fa su tio
Ah già, dimenticavo, sarebbe buona cosa eliminare la carta inutile. Ho compilato un formulario per la cassa di compensazione su un portale federale (fantastico, rispondi alle domande, stampi, firmi, mandi). Mi hanno risposto di compilare un formulario letteralmente uguale ma con lo stemma del canton Ticino, richiedendomi i contributi passati (che porc4 v4cca ho pagato da loro)(ovviamente solo in formato pdf, viva la digitalizzazione!). Tutte ste cose non funzionano, servono solamente a sprecare carta e mantenere un paio d'impiegati cantonali di troppo. I vari uffici dovrebbero comunicare fra di loro, se proprio ci sono problemi di privacy potremmo fare un account per le persone che lo vogliono per autorizzare l'accesso ai dati da parte di un ufficio (tanto di sicuro non li cancellano ogni anno, quindi tanto vale fare una schedatura per chi la vuole e semplificare la vita alle persone)

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Mattiatr
In complemento alla risposta a FA19

Aldina Fum 1 anno fa su tio
Non colpevolizziamo troppo i giovani, chi è responsabile del mondo/società in cui vivono? Oltre ai problemi economici e lavorativi, quelli sociali esacerbati da telefonini e social networks, ma li hanno inventati loro o chi li ha messi nelle loro mani? E il senso della competizione? Che se non raggiungi un certo livello di (ponete quello che volete) non sei nessuno? Vi invito a prendere il tempo di guardare i bambini, sì ho detto bambini, mi riferisco a 5-10 anni: grazie ai loro genitori se non sono già stressati presto lo saranno. Attività extrascolastiche una dietro l'altra, devi essere più bravo del compagno, senza Agenda non sopravvivono... poveretti... Quindi se continuiamo di questo passo tra alcuni anni avranno ansie e depressione sempre più giovani... Io ripenso alla mia infanzia felice, tornavamo in gruppetti a casa dopo scuola a piedi, ci fermavamo in giardino a giocare a palla, a nascondino o a quello che ci veniva in mente... Eravamo LIBERI di essere bambini, che LUSSO quei tempi!!

Nandolf 1 anno fa su tio
Risposta a Aldina Fum
Bel ragionamento! Concordo pienamente.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Aldina Fum
Hai detto bene, eravamo ragazzini liberi di fare i ragazzini, tra di noi, con pochi franchi, i telefonini non esistevano e tra di noi si giocava insieme, ci si confrontava, si litigava, si parlava e così si formava il carattere e si diventava grandi.

Sara788 1 anno fa su tio
stanno troppo bene e sono troppo viziati e poi gli viene l'ansia😂 che provino ad andare a fare un giretto in un qualche paesello povero poi vedi che guariscono magicamente!

Nandolf 1 anno fa su tio
Troppo viziati, consumati dal telefonino!

Eskere_Eskere 1 anno fa su tio
Risposta a Nandolf
Ma fai meno il ganasa boomer

Nandolf 1 anno fa su tio
Risposta a Eskere_Eskere
Nano, sono nato un bel po' dopo la seconda guerra mondiale! Ho tre figli è nessuno è depresso a casa mia! Bambino molle!

Nandolf 1 anno fa su tio
Risposta a Eskere_Eskere
Smetti di farti i cicchetti di antitussivo e per favore.... smettila di tatuarti cerotti sotto Gli occhi!

Eskere_Eskere 1 anno fa su tio
Risposta a Nandolf
Io fino a prova contraria non mi sento depresso, e non ho pregiudizi su persone

comp61 1 anno fa su tio
problema sicuramente grave. Probabilmente non tutti dovrebbero andare al liceo o scuole superiori. Fare poi il passo indietro diventa fallimentare e pericoloso.

Aldina Fum 1 anno fa su tio
Risposta a comp61
Il sondaggio è stato svolto tra gli studenti, ma penso che i giovani in generale ne siano colpiti, vi rendete conto in che mondo/società viviamo? E il futuro che si prospetta se non cambiamo sistema??

F/A-19 1 anno fa su tio
Però abbiamo 75’000 frontalieri che tra qualche anno arriveranno a 100’000, cassa malati in aumento del 10%, affitti che non calano, precarietà, costi energia esplosi, inflazione galoppante ed i nostri giovani cosa devono pensare? Qualcuno ce la farà ma la situazione è triste, eppure qui si pensa a spendere mezzo miliardo per un centro sportivo che non serve a niente, evviva per i nostri politici che vivono tra le nuvole e completamente staccati dalla realtà.

Mery 1 anno fa su tio
Disogna anche dire che ne la scuola/docenti non sono d'aiuto per i nostri giovani, io come mamma ne sò qualcosa.

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a Mery
La scuola è una macchina che serve a tenere in piedi il settore insegnanti, docenti di sostegno, attività legate con l’insegnamento. Poi se i giovani imparano o si inseriscono passa in secondo piano. Dimmi te a cosa serve la csia? La scuola di moda? La commercio? E poi la disoccupazione va data col contagocce, in più la politica deve prendere delle decisioni importanti, dimezzare i frontalieri, fargli pagare le tasse, adeguare lo stipendio col cambio Franco euro, obbligare le ditte ad avere una certa percentuale di ticinesi od almeno residenti, chi apre ditta deve avere certi diplomi ed attestati e deve essere svizzero od almeno domiciliato e non avere un prestanome o peggio ancora solo una casella postale. Sono tante le cose da cambiare ma non c’è la volontà di farlo, per qualcuno che conta va bene così.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a F/A-19
Obbligare le ditte ad assumere una percentuale di ticinesi è assurdo se non controproducente. La legge deve andare bene per tutti, anche per quelle ditte altamente specializzate che non possono per mancanza di competenza nel territorio assumere ticinesi (in quel caso che fai, 50 frontalieri e 200 segretarie per compensare?). Diciamo che il rischio è che la ditta prenda e parta verso un cantone svizzero tedesco se non all'estero. Penso sarebbe più opportuno aumentare la tassazione ai frontalieri per rendere il costo del capitale umano pari a quello dei ticinesi residenti, usando il maggior introito per abbassare la tassazione sull'utile (mi sembra un buon compromesso, in Ticino trovi una fiscalità conveniente ma il capitale umano resta costoso come nel resto della Svizzera). Per quanto riguarda la scuola, trovo che si dovrebbe inserire un sistema di valutazione e adeguare gli stipendi ai risultati (almeno un lazzarone verrebbe pagato per quel che vale), ovviamente a risultati osceni conseguirebbe il licenziamento. Ho ancora ben fresca nella memoria l'esperienza delle scuole obbligatorie, anche perché ho fratelli che ancora le frequentano e non è cambiato nulla, confermo in toto quello che afferma Mery.

M70 1 anno fa su tio
la depressione arriva quando si pensa ad un futuro senza attività in Ticino visto che pur avendo uno, due...diplomi si resta senza impiego e/o non si ha neppure l'accesso al mondo lavorativo! che schifo e che vergogna per i politici!

Don Quijote 1 anno fa su tio
Risposta a M70
Certo che se tutti vogliono lavorare comodamente seduti in una poltrona, guardare fuori dalla finestra e prendere un buon stipendio lavorando per terzi in cima alla Val Colla... lo psicologo bisogna consultarlo prima di fare i diplomi. Bisogna togliere la paglia da quel posto, mettersi a fare cose che non fanno tutti, e con la dose giusta di passione ed entusiamo si arriva lontano.

Equalizer 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Per una volta sono d'accordo con te, purtroppo quello che tu dici appartiene a noi Boomers, la generazione politica che ha fatto di tutto per screditare il lavoro facendo credere ai giovani che solo studiando avrebbero avuto un futuro dignitoso, e così oggi ci troviamo dove siamo, aggiungiamo i social che insistentemente mettono in concorrenza le menti bacate tra di loro e questo è il risultato. Come ha detto il buon Clint Eastwood, quello di oggi è un mondo pieno di fighetti che non sanno niente della vita vera.

TiaTi 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Voglio vedere se tu andresti a lavorare per 3500 franchi circa o su di lì, per fare il muratore. Sia ben chiaro, se pagassero 4500/5000 franchi per lo stesso lavoro, sarei io il primo che finita la scuola vado a fare il muratore. La miglior soluzione al momento è quella di finire gli studi e andarsene all'estero punto.

Aldina Fum 1 anno fa su tio
Risposta a Don Quijote
Ma tu dove vivi? Io ho 30 anni di attività lavorativa, la paglia da quel posto l'ho sempre tolta, ho diplomi, esperienza e lingue, ma capisco l'apprensione di M70...

F/A-19 1 anno fa su tio
Risposta a TiaTi
Il muratore in effetti prende da contratto circa 5000.- ed anche di più, ma di ticinesi che fanno questi lavori ti dico io che sono del settore da decenni, ne trovi pochissimi.

Mattiatr 1 anno fa su tio
Risposta a Equalizer
Visto che sono un giovine dal pagliaio vicino allo scarico vorrei far notare che stai esaltando un po' troppo la tua generazione. Inanzi tutto chi ha costruito il Ticino è stata la prima generazione dopo la guerra, difatti i boom economici come il miracolo italiano sono arrivati negli anni 50 e 60 (grazie al fatto che bisognava letteralmente costruire e ai fondi americani). La tua, esattamente come farà la mia, ha il compito di portare avanti quello che è stato iniziato. In ogni caso se guardi gli esiti delle ultime votazioni in ambito economico è chiaro l'orientamento politico della maggior parte della popolazione cantonale, per far accettare delle agevolazioni al mercato, per migliorare la situazione fiscale, bisogna sempre regalare sussidi a caso. Inoltre la tua generazione è la stessa che grazie a quello strumento inutile abusato del piano regolatore ha reso invivibile il cantone (basti vedere i centri cittadini, sono un mortorio per pensionati, se fai un giro in qualsiasi altra città svizzera il contrasto è ben visibile). Per non parlare dei municipali della maggior parte dei comuni ticinesi, lazzaroni che pur di far qualcosa, la fanno male, questo ancora in riferimento alla pianificazione sia territoriale che stradale. Per non parlare del fatto che ogni progetto potabile viene sempre riempito di ricorsi, che in genere non vengono dalla generazione Facebook e Tik Tok. Diciamo che facendo una media io e i miei coetanei non brilliamo per voglia di fare e intraprendenza, però le nostre menti bacate di certo non sono la causa dei difetti ticinesi.

TiaTi 1 anno fa su tio
lo credo, siamo stressati come non mai poi ora con l'arrivo degli esami

Blobloblo 1 anno fa su tio
Risposta a TiaTi
Eh già, questa novità degli esami introdotta quest’anno proprio non ci voleva!!! Ma per piacere!!!!

Aldina Fum 1 anno fa su tio
Risposta a Blobloblo
Penso che non hai capito quello che dice TiaTi: sono già stressati in partenza, gli esami sono solo la goccia che fa traboccare il vaso...
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