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AVEGNO-GORDEVIODietro la porta di quel rustico, tanto disagio sociale

13.04.22 - 19:00
Come è morta la 61enne trovata senza vita all'alba di lunedì? Cosa è accaduto quella notte? Domande senza risposta.
Ti-Press
Dietro la porta di quel rustico, tanto disagio sociale
Come è morta la 61enne trovata senza vita all'alba di lunedì? Cosa è accaduto quella notte? Domande senza risposta.
ll figlio, fermato dalla polizia, si trova all'Osc di Mendrisio. E continua a non essere in grado di reggere un interrogatorio. Intanto non mancano gli attestati di affetto verso la famiglia, ragazzi compresi.

AVEGNO - L'unica certezza al momento sta nelle urla del figlio in piena notte. Quelle che hanno addirittura svegliato i vicini. Per il resto sul decesso della 61enne trovata morta all'alba di lunedì nel suo rustico di Avegno "Di Fuori" regna un silenzio assordante. Si attende che a parlare sia il ragazzo, fermato alle 6 di quella stessa mattina dalla polizia e al momento ricoverato all'Osc di Mendrisio. Il giovane, poco più che ventenne, si trova ancora in stato confusionale. 

Una signora simpatica, ma pensierosa – Una storia iniziata male, e finita peggio. La cornice della vicenda è legata a un forte disagio sociale. La "vittima" viene definita come una donna simpatica e dolce. «Era pensierosa, magari con la testa immersa nelle sue preoccupazioni – racconta un residente –. Però quando ti fermavi a parlare con lei era cordiale. Ti dava qualcosa a livello umano. La conoscevo da una vita. E conoscevo anche il suo passato».

Segnata dall'inquietudine – Già, quel passato di cui nessuno ad Avegno ha voglia di parlare, ma che è stato parecchio travagliato. «Di questa donna non posso dire niente di male – sussurra un'abitante della valle –. Era del posto. Quindi la conoscevamo un po' tutti. Mi spiace molto. La sua vita è stata segnata dall'inquietudine». Inquietudine nella quale sarebbero cresciuti anche i due figli, quasi coetanei. 

Un sentimento di amarezza – Il ragazzo protagonista della vicenda faceva l'apprendista in una ditta della regione e viveva con la madre. Anche su di lui si spendono parole dolci. E c'è chi lo descrive come fondamentalmente buono, incapace di commettere un'azione violenta. «Lo vedevamo spesso e salutava sempre – riprende la nostra interlocutrice –. Sinceramente siamo amareggiati anche per i figli. Di fronte a una vicenda così ti chiedi sempre se avresti potuto fare qualcosa di più per fare stare meglio un po' tutta la famiglia». 

Tante ipotesi, nessuna conferma – I rapporti tra madre e figlio non erano sempre idilliaci. Anzi. In paese c'è chi, chiedendo il massimo anonimato, accenna a una situazione che da tempo si era fatta ingestibile. E che potrebbe essere sfociata in una lite notturna con la mamma. Qualcuno si azzarda a ipotizzare un gesto involontario, forse una spinta, che avrebbe causato il decesso della donna. Altri immaginano il malore in seguito alla forte disputa. Nessuno, almeno apertamente, pensa al gesto premeditato. 

Coetanei del ragazzo sconvolti – Del giovane si dice che consumasse alcol. Alcuni parlano di stupefacenti. Questo però non basta di certo per fare di lui un colpevole. Lo sanno bene anche i suoi coetanei in valle. Persone che sono andate a scuola con lui e che lo hanno visto diventare grande, pur in mezzo a un mare di difficoltà. C'è chi confessa a Tio/20Minuti di essere sconvolto. Il ragazzo è responsabile della morte della madre? Gli inquirenti non escludono l'intervento di terze persone, lo hanno comunicato sin da subito. Ma finché non ci saranno i risultati dell'autopsia, effettuata a Losanna, e soprattutto finché il giovane non parlerà, sarà difficile ricostruire ogni possibile dinamica. 

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