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CANTONE«Stabilire se il santo sia valso la candela»

25.03.22 - 13:00
Gli Amici della Costituzione chiedono una Commissione d’inchiesta extraparlamentare per indagare sull'agire del CF
Foto tio/20minuti
«Stabilire se il santo sia valso la candela»
Gli Amici della Costituzione chiedono una Commissione d’inchiesta extraparlamentare per indagare sull'agire del CF
Nel mirino del movimento le scelte di Berna durante questi due anni di pandemia. Tra «vaccini inefficaci», «test PCR difettosi» e «mascherine dannose» l’organizzazione Covid-scettica vuole sia fatta chiarezza.

CASTIONE - La doppia batosta subita alle urne riguardo alla legge Covid-19 non ha evidentemente scoraggiato gli Amici della Costituzione che oggi hanno nuovamente rivolto un attacco frontale al Consiglio federale in merito alla gestione della pandemia. Il movimento corona-scettico è infatti andato oltre e oggi - in una conferenza stampa organizzata in una sala del centro fitness Gymnasium a Castione - ha richiesto l’istituzione di una Commissione d’inchiesta extraparlamentare indipendente (CIEI) per indagare sulle decisioni prese da Berna durante questi due anni di crisi. «Chiediamo che vengano esaminate meticolosamente tutte le basi decisionali, le decisioni che ne sono derivate e ogni singola misura in termini di proporzionalità, evidenza scientifica, rilevanza medica, nonché costituzionalità e legittimità».

«Il santo vale la candela?» - Gli Amici della Costituzione, e un’altra trentina di organizzazioni, hanno nel contempo inviato una lettera a tutti i parlamentari del Gran Consiglio, al Consiglio di Stato e ai deputati ticinesi a Berna. Una lettera che invita tutti a una riflessione. «Bisogna stabilire se il santo è valsa la candela. Ovvero se tutte le restrizioni messe in campo siano state proporzionali a un virus con pericolosità moderata», hanno più volte ribadito gli oratori. «Bisogna valutare oggettivamente l’agire del Consiglio federale. E bisogna farlo subito».

«Misure sproporzionate» - Gli Amici della Costituzione, infatti, sostengono che le misure messe in atto da Berna non siano state né proporzionate, né giustificate dalla situazione sanitaria. «Non esistono prove scientifiche - hanno sottolineato i relatori - che il Covid-19 fosse più pericoloso per gran parte della popolazione più di una normale influenza. Berna ha impaurito la popolazione con una malattia da cui il 99,7% dei malati è guarito».

«Vogliamo risposte» - Nel mirino di coloro che hanno richiesto la CIEI sono finiti pure i test PCR perché «difettosi e utilizzati in maniera errata» e le mascherine definite addirittura «nocive». «Le scelte del Consiglio federale - ha sottolineato Isa De Luca, membro degli Amici della Costituzione - hanno fortemente influenzato la vita dei cittadini, fomentando le divisioni intergenerazionali, sulla base di misure inefficaci fuoriuscite da una narrativa unilaterale. Chi aveva un pensiero diverso veniva denigrato, deriso e messo a tacere. Per questo è necessaria una commissione indipendente. Noi, per quanto ci riguarda, insisteremo finché non avremo delle risposte». De Luca poi si spinge oltre citando (presunti) studi sui vaccini che non sarebbero però stati comunicati alla popolazione. «In Europa sono morte 41’000 per effetti collaterali avversi» di quello che lei stessa ha definito una «terapia sperimentale». Un dato, questo, di cui non abbiamo però trovato alcun riscontro.

«Cavallo di Troia» - «Per tutto questo chiediamo che persone scelte dal Parlamento con competenze in materia - sottolinea Maria Invernizzi - ma senza conflitti d'interesse appurino subito la verità, contestualizzando e verificando l’agire del Consiglio federale». Insomma la caduta di quasi tutte le restrizioni non è bastato agli Amici della Costituzione che giudicano gli allentamenti come un «cavallo di Troia». «Rimangono ancora delle restrizioni alla libertà scandalose - sottolinea Invernizzi - come l’obbligo di vaccinarsi per chi intende fare un apprendistato in campo sanitario». 

«Fare chiarezza» - Riassumendo gli Amici della Costituzione pretendono che l’agire di Berna venga posto sotto la lente. «Abbiamo vissuto due anni difficili per le nostre libertà. In questo periodo sono aumentate altre problematiche come depressione, suicidi, problemi psichici. E questo anche tra i più giovani», conclude Jürg Heim. «Fare chiarezza su quanto successo è fondamentale per le nostre vite». Il santo è valso la candela? Per gli Amici della Confederazione e per le altre associazioni che richiedono la Commissione la risposta è ovviamente negativa. Ai posteri la sentenza.

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