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CANTONEIl ritorno a volto scoperto non svuota le aule di scuola elementare

16.02.22 - 06:00
Nella prima settimana senza obbligo di coprirsi il volto nelle classi si registra una bassa percentuale di assenze
Tipress
Il ritorno a volto scoperto non svuota le aule di scuola elementare
Nella prima settimana senza obbligo di coprirsi il volto nelle classi si registra una bassa percentuale di assenze
I numeri sembrano dimostrare che la mascherina è uscita dall'aula con buon tempismo e in linea con il calo generale dei contagi

BELLINZONA - Mentre Berna sta valutando se togliere l'obbligo di mascherina da mezzi pubblici e luoghi chiusi, l'annuncio è atteso oggi, giungono segnali tranquillizzanti dalle oltre 800 sedi di scuola elementare ticinese, dove la misura è decaduta lo scorso lunedì 7 febbraio.

Al termine della prima settimana a volto scoperto, i contagi tra gli allievi non sembrano essere aumentati in maniera significativa. La direzione del DECS, da noi contattata, cita un dato, «quello delle assenze, che è indicativo anche se non specifico». 

I motivi per cui i bambini possono essere costretti a rimanere a casa sono infatti molteplici, anche se il primo fattore è la salute. Cancellate le quarantene di classe, resta per i piccoli come per gli adulti l’obbligo di isolamento se contagiati dal Covid. «Preso con le pinze il dato delle assenze, che monitoriamo settimanalmente, può rappresentare una cartina di tornasole. Ebbene nelle scuole elementari la scorsa settimana gli allievi assenti sono stati attorno al 3%» dicono dal Dipartimento dell'educazione, della cultura e dello sport. Una percentuale bassa, anche confrontata con gli anni precedenti la pandemia quando l’influenza stagionale provocava nelle classi delle elementari un 5% circa di assenze. Nessuna impennata quindi, c’è addirittura un leggero calo rispetto al 6.8% registrato nella settimana dal 24 al 28 gennaio, quando i bambini a scuola portavano ancora la mascherina.

Non ci sono in ogni caso, precisano ancora dal DECS, segnalazioni di contagi in classe paragonabili al periodo precedente l’obbligo della mascherina. Periodo in cui la diffusione di Omicron aveva comportato diverse quarantene di classe.

I numeri complessivi, al di là delle esperienze dei singoli, sembrano comprovare che la mascherina è uscita dall’aula con un buon tempismo. In sincronia, insomma, con il calo generalizzato dei contagi.

Il Medico cantonale: «La diminuzione di casi tra i più piccoli rispecchia l'andamento epidemiologico generale»
Anche dall'Ufficio del medico cantonale arriva conferma che l'andamento dei contagi tra i più piccoli «rispecchia sostanzialmente l'andamento epidemiologico generale che vede appunto un calo dei nuovi casi». Ma si precisa che, proprio alla luce di tale andamento, «non è possibile - a 8 giorni dalla revoca della misura - concludere che vi sia una correlazione». I numeri più dettagliati indicano che, per la settimana dal 7 al 12 febbraio, nella fascia d'età 0-9 anni (quindi comprensiva delle scuole dell'infanzia) vi sono stati 604 casi contro gli 845 della settimana precedente. Identico calo si registra nella fascia da 10-19 anni con 814 casi contro i 1081 della settimana dal 31 gennaio al 4 febbraio. 

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