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CANTONECoronavirus e quarantene in Ticino, il punto della situazione

14.01.22 - 11:02
Quarantene accorciate, Merlani: «Ospedali e case anziani si potranno visitare solo dopo dieci giorni dal contagio».
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Quarantene accorciate, Merlani: «Ospedali e case anziani si potranno visitare solo dopo dieci giorni dal contagio».
«In aumento le richieste di lavoro ridotto. La maggior parte vengono da ristorazione, alberghi, organizzatori di eventi e centri fitness», così Luca Giudici, capo ufficio della sezione del lavoro.

«Il cavallo sta trottando, e fino a un certo punto lo si lascia trottare». È così che il medico cantonale Giorgio Merlani, presente all'odierna conferenza stampa del Cantone, ha descritto la decisione del Consiglio federale di accorciare isolamenti e quarantene a cinque giorni.  Ma, ha sottolineato, l'idea non è quella di sdoganare la diffusione del virus e lasciar correre, se no non si sarebbe proposto il mantenimento delle attuali restrizioni. 

Merlani ha poi evidenziato che Omicron è, sì, una variante più blanda, «ma non è una normale influenza». E, rispetto ai confinamenti, occorre comunque essere cauti: «Alla fine del quinto giorno non si entra in contatto con persone vulnerabili, non si va una festa piena di gente senza mascherina». Inoltre, ha sottolineato Merlani: «Ho dato l'autorizzazione ad ospedali e case anziani di vietare l'accesso ai visitatori usciti dall'isolamento dopo cinque giorni. Dovranno attenderne dieci». 

Per quanto concerne i ricoverati in ospedale, indipendentemente dalla variante di cui sono affetti, nove pazienti su dieci non sono vaccinati, ha aggiunto Merlani. E lancia una previsione: «Al picco il 30% della popolazione sarà contagiato in contemporanea. E si ammaleranno praticamente tutti».

Luca Giudici, capo dell'Ufficio giuridico della Sezione del lavoro, ha invece parlato del lavoro ridotto. «Vi è un incremento, ma contenuto, delle richieste. In media ne riceviamo 35-40 al giorno. La maggior parte arriva dal settore della ristorazione, dall'alberghiero, dagli organizzatori di eventi e dai centri fitness e benessere».  

L'attuale regolamento rispetto all'indennità di perdita di guadagno è invece stato presentato da Sergio Mantorfani, direttore dell'Istituto delle assicurazioni sociali. «Da settembre 2021 il Consiglio federale ha chiesto alle casse di fare delle verifiche più precise, quindi molte più richieste sono state respinte. Tra marzo 2020 e dicembre 2021 la Cassa cantonale ha versato 226,8 milioni in indennità di perdita di guadagno».

12:07

La conferenza stampa è conclusa.

12:03

In ospedale quanti sono i casi dovuti a Omicron e quanti a Delta? 
Non ci sono ancora i dati in Ticino per dare un'indicazione su questo. «Indipendentemente da questo, l'85-90% dei pazienti è non vaccinato».

Altri medici e virologi hanno dichiarato che la riduzione di isolamenti e quarantene a cinque giorni è uno sdoganamento della diffusione del virus, lei cosa ne pensa? 
Ci sono comunque tutta una serie di norme in vigore. Quindi non penso che l'idea sia quella di lasciar correre, le misure ci sono e il loro mantenimento è stato posto in consultazione. «Diciamo che il cavallo sta trottando, e lo si lascia trottare fino a un certo punto»

11:53

Le domande dei media

Dottor Merlani lei ha sottolineato che Omicron non è un'influenza. Il ministro della sanità Alain Berset ha però fatto intendere diversamente mercoledì in conferenza stampa? Non si rischia nuovamente di lanciare messaggi contradditori?

Io faccio delle analisi scientifiche. È normale che il colore dato da un politico rispetto a quello dato un medico sia diverso, spiega Merlani.

11:50
Cantone Ticino
11:50

Indennità di perdita di guadagno: da settembre 2021 il Consiglio federale ha chiesto di fare delle verifiche più precise alle casse, quindi molte più richieste sono state respinte. Tra marzo 2020 e dicembre 2021 la Cassa cantonale ha versato 226,8 milioni in indennità di perdita di guadagno.

11:44

Sergio Montorfani, direttore dell'Istituto delle assicurazioni sociali, fa il punto sull'indennità di perdita di guadagno. La richiesta va rinnovata ogni mese, sottolinea, il che crea molto lavoro sia per chi tratta le richieste sia per i richiedenti. Montorfani espone le regole attuali per averne diritto: l’indennità ammonta all'80% del reddito medio lordo dell'attività lucrativa, ma al massimo a 196 franchi al giorno. Occorre aver conseguito un reddito da lavoro soggetto all'AVS di almeno 10'000 franchi nel 2019.

11:35

Prende la parola Luca Giudici, capo dell'Ufficio giuridico della Sezione del lavoro. Il Parlamento ha prorogato fino al 31 dicembre 2022 l'autorizzazione del lavoro ridotto fino a sei mesi. Per i redditi modesti è inoltre possibile concedere un'indennità del 100% e non dell'80% standard. Il Consiglio federale ha inoltre deciso che per le imprese soggette alla regola 2G+ si riattiva il diritto all'indennità lavoro ridotto per i lavoratori su chiamata impiegati a tempo determinato, per i lavoratori con un contratto a durata limitata e per gli apprendisti. «La situazione attuale: vi è un incremento, ma contenuto, delle domande di lavoro ridotto. In media riceviamo 35-40 richieste giornaliere. La maggior parte delle domande arriva dal settore della ristorazione, dall'alberghiero, dagli organizzatori di eventi e dai centri fitness e benessere».  

11:26

Merlani conclude con una previsione: «Al picco il 30% della popolazione sarà contagiato in contemporanea. E si ammaleranno praticamente tutti». 

11:21

Per visitare ospedali e case anziani dopo una positività varranno ancora i 10 giorni - Merlani chiarisce l'accorciamento a cinque giorni di isolamenti e quarantene deciso dal Consiglio federale. I positivi devono essere asintomatici da almeno 48 prima di uscire dall'isolamento, sottolinea. Ma attenzione: «Alla fine del quinto giorno non si entra in contatto con persone vulnerabili, non si va a una festa piena di gente senza mascherina. Bisogna essere cauti». E aggiunge: «Ospedali e case anziani sono state autorizzate da me a vietare l'accesso ai visitatori usciti dall'isolamento dopo cinque giorni». Si dovranno attendere i dieci giorni. 

11:15

Per quanto riguarda il contact tracing, Merlani chiede pazienza da parte della popolazione. «Aggiungo la parola responsabilità: ho sentito di persone che non affrontano con la dovuta serietà la situazione e vanno in giro, sapendo di essere entrati in contatto con dei positivi, aspettando di essere contattati dal tracciamento dei contatti. Bisogna isolarsi da soli, non attendere la chiamata, e mi appello a tutti i cittadini perché lo facciano. Conosciamo le regole». 

11:11

Merlani fa il confronto con la prima fase della pandemia. «È vero che rispetto a inizio 2020, testando di più e avendo una variante più blanda, si vede che gli stessi numeri non corrispondono ad altrettante ospedalizzazioni. Ma a chi chiede di smettere di pubblicare i dati rispondo di no, perché ci serve per proiettare quello che potrebbe succedere». «Omicron non è una normale influenza sottolinea». 

11:04

Prende la parola il medico cantonale Giorgio Merlani: «Ormai ci siamo abituati a vedere i dati dei contagi costantemente sopra i mille». L'offerta dei checkpoint, degli studi medici e delle farmacie è stata potenziata, sottolinea Merlani.

10:52

Presenti in conferenza stampa:

Giorgio Merlani, Medico cantonale, Dipartimento della sanità e della socialità

Luca Giudici, Capo dell'Ufficio giuridico della Sezione del lavoro, Dipartimento finanze e economia

Sergio Montorfani, Direttore dell'Istituto delle assicurazioni sociali

10:31
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