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CANTONEBoomer verso la pensione: «Aziende, mettetevi sulla buona strada»

06.12.21 - 08:04
In vista del pensionamento di massa dei boomer è necessario, secondo l'AITI, puntare di più sulle condizioni di lavoro.
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Boomer verso la pensione: «Aziende, mettetevi sulla buona strada»
In vista del pensionamento di massa dei boomer è necessario, secondo l'AITI, puntare di più sulle condizioni di lavoro.
L'idea è quella di offrire più vantaggi e servizi ai lavoratori, come ad esempio palestra, cambio gomme, sconti flotta e per il ristorante.

LUGANO - L’era dei baby boomer sta tramontando. Presto la generazione più numerosa attiva nel mondo del lavoro si farà da parte, e le imprese svizzere dovranno riempire, secondo l’Associazione Industrie Ticinesi (AITI), un buco di ben 800mila posti di lavoro all’orizzonte 2030. 

Aziende calamita - Ma come faranno le imprese a far fronte al pensionamento di massa? Le parole d’ordine sono attrattività e responsabilità. E, proprio secondo questi criteri, AITI ha sviluppato una piattaforma per permettere alle aziende ticinesi di ottimizzare le condizioni di lavoro del loro personale e diventare più competitive nell’attuale mercato del lavoro. 

Condizioni lavorative - Il portale è uno strumento per aiutare le imprese ad imboccare questa strada, spiega Nicola Giambonini, responsabile per la responsabilità sociale d'impresa di AITI. «L’attrattività di un’azienda non è fatta solo di stipendi, ma anche di condizioni di lavoro. Qui facciamo incontrare domanda e offerta, collegando il benessere del personale a quello delle imprese». 

Cambio gomme o buono spa? - Svariati i potenziali servizi e vantaggi dei quali i collaboratori delle aziende che aderiscono al progetto, al via da gennaio, potranno beneficiare: dal baby sitting alle palestre, dagli sconti in bar e ristoranti ai buoni per la spa, dagli sconti flotta e per il cambio gomme alla consulenza finanziaria e professionale. 

Gestire i problemi, trovare soluzioni - La piattaforma propone inoltre dei servizi pensati per semplificare la vita alle imprese e permettere loro di gestire al meglio le situazioni più delicate. E Giambonini offre un esempio: «L’azienda avrà la possibilità di delegare a un collaboratore esterno tutto ciò che riguarda situazioni di malessere che il personale può voler segnalare. Questa figura permette al dipendente di esprimersi in maniera anonima e può guidare l’impresa nella risoluzione della problematica». 

Anche per i più piccoli - L’adesione alla piattaforma, assicura Giambonini, è stata pensata anche per le numerose piccole e medie imprese presenti in Ticino, perché parte dei costi sono proporzionali al numero di dipendenti. «Acquistando la licenza di accesso alla piattaforma di welfare, e dunque ai vantaggi ad essa legati, un’azienda può incrementare la sua competitività mantenendo contenuti i costi».

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