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Carnevali tabù: tradizione a rischio?

CANTONECarnevali tabù: tradizione a rischio?

02.12.21 - 13:01
Ancora una volta coriandoli e bagordi soppressi. Con quali conseguenze sociali? Come la stanno vivendo i volontari?
Ti-Press
Gabriele Cirio, presidente del carnevale di Biasca.
Gabriele Cirio, presidente del carnevale di Biasca.
Carnevali tabù: tradizione a rischio?
Ancora una volta coriandoli e bagordi soppressi. Con quali conseguenze sociali? Come la stanno vivendo i volontari?
Gabriele Cirio, presidente del carnevale di Biasca, e Alessandro Gazzani, presidente del carnevale di Chiasso ospiti su Piazza Ticino. Seguite e commentate la diretta video su Facebook, Youtube, Twitter e LinkedIn. 

BIASCA - Lo sappiamo già con largo anticipo: la maggior parte dei carnevali della Svizzera italiana salterà anche nel 2022. Il Covid non è ancora sconfitto e (quasi) nessuno vuole rischiare. Il Rabadan di Bellinzona, ad esempio, oggi ha comunicato di volere rinunciare anche al piano B all'Espocentro. Ma a quali conseguenze sociali può portare questa situazione? Che ne sarà dell'entusiasmo dei volontari? Che ne sarà delle tradizioni? Una volta che la pandemia sarà finita, ci sarà ancora la voglia di riprendere? Ne parliamo su Piazza Ticino con Gabriele Cirio, presidente del carnevale di Biasca, costretto al terzo annullamento consecutivo, e con Alessandro Gazzani, presidente del carnevale di Chiasso. Nebiopoli potrebbe essere uno dei pochi carnevali a svolgersi regolarmente. Almeno in teoria. Perché gli interrogativi, soprattutto in queste ore, non mancano.

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