
BELLINZONA - In Ticino i nuovi contagi restano sopra le cento unità: nelle ultime ventiquattro ore ne sono stati registrati altri 148, come si evince dall'odierno bollettino delle autorità sanitarie cantonali. Si registrano purtroppo anche due decessi, che raggiungono così quota 1'010 dall'inizio della crisi sanitaria (che risale al 25 febbraio 2020).
Negli ospedali del nostro cantone sono attualmente ricoverati 66 pazienti Covid (ieri erano 56). Di questi, sette si trovano in cure intense (invariato rispetto a ieri).
Cinque nuove quarantene di classe - Negli istituti scolastici ticinesi si segnalano cinque nuove quarantene di classe. La misura è scattata alla scuola dell'infanzia Nord di Bellinzona (1 sezione), alle elementari di Rivera (1), Bironico (1) e Bodio (1), e alle medie di Giornico-Faido (1). Sono attualmente 34 le classi in quarantena, soprattutto nelle scuole dell'infanzia (10) e alle elementari (20). Nelle scuole medie la misura è invece in vigore per quattro classi.
Un decesso in casa per anziani - Un decesso legato al Covid riguarda un residente in una casa per anziani, come comunica l'Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana (ADICASI). Attualmente, in tre strutture ticinesi si contano otto residenti positivi, tutti vaccinati: la maggioranza è asintomatica e solo in pochi casi si riscontrano lievi sintomi. Quattro residenti sono inoltre stati dichiarati guariti dalla malattia.
In Ticino sale l'allerta - Con l'attuale andamento della pandemia, anche in Ticino sale il livello di guardia: la campagna di sensibilizzazione è passata dal blu all'arancione. Ma per ora non sono necessari ulteriori provvedimenti oltre a quelli attualmente in vigore, come ha detto ieri il medico cantonale Giorgio Merlani nell'ambito di un infopoint sulla pandemia. «La situazione è cambiata, ma le misure attuali sono efficaci». È tuttavia fondamentale, ha sottolineato, rispettare le regole di base: distanziamento, igiene delle mani, mascherina e test.
E anche la vaccinazione resta un pilastro nella lotta contro la pandemia. Si parla sia delle prime somministrazioni che del richiamo. In Ticino quest'ultimo - che è al momento destinato soltanto agli over 65 - è stato somministrato undicimila volte e ogni giorno sono circa mille le persone che lo prenotano. A inizio dicembre, secondo le intenzioni delle autorità, potrebbe essere esteso al personale sanitario, agli under 65 a rischio e a chi assiste persone vulnerabili.