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BELLINZONAUn tesoro del Rinascimento in mostra a Castelgrande

18.11.21 - 18:45
L'esposizione permette di ammirare virtualmente 280 dipinti che decoravano un edificio storico bellinzonese.
Città di Bellinzona
Un tesoro del Rinascimento in mostra a Castelgrande
L'esposizione permette di ammirare virtualmente 280 dipinti che decoravano un edificio storico bellinzonese.

BELLINZONA - “Il soffitto della Cervia di Bellinzona – Un tesoro del Rinascimento ricostruito”. È questo il titolo della mostra che aprirà i battenti domani, venerdì 19 novembre, nella sala dell’Arsenale di Castelgrande. L’esposizione è aperta fino al 27 febbraio 2022 tutti i giorni dalle 10.30 alle 16, tranne il giorno di Natale.

Dal forte carattere multimediale, si legge nel comunicato della Città, la nuova proposta si prefigge lo scopo di far scoprire un interessante tassello di storia bellinzonese (ma non solo) e un capolavoro dell’arte rinascimentale a un vasto pubblico. L’allestimento permette infatti di ammirare virtualmente i 280 dipinti che originariamente decoravano il maestoso soffitto ligneo di un edificio situato nel centro cittadino.

Il soffitto risalente al 1470-80 si trovava nella sala del palazzo della famiglia Ghiringhelli, in seguito trasformato nell’Albergo della Cervia, e infine demolito all’inizio degli anni Settanta del Novecento per la realizzazione dell’attuale posteggio. Fortunatamente la serie di 280 immagini a tempera raffigurate su fogli di carta incollata alle tavolette del soffitto, di qualità notevole, è stata salvata da Pierangelo Donati, allora capo dell’Ufficio dei monumenti storici e restaurata; una parte è esposta permanentemente nel Museo, nella suggestiva cornice di Castelgrande, mentre le altre sono in deposito.

In occasione della nuova mostra temporanea – promossa dalla Città di Bellinzona con il contributo del Cantone Ticino, dell’Organizzazione turistica regionale Bellinzonese e Alto Ticino e dello sponsor privato Sintetica SA, Mendrisio – è ora possibile ammirare l’opera ricostruita virtualmente in tutta la sua interezza, facendo un vero e proprio viaggio virtuale all’interno di quello che fu l’edificio originale delle tavolette.

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