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LUGANOComune di Lugano: le dipendenti donne guadagnano meno

21.10.21 - 15:10
Le donne ricevono uno stipendio dell'1,5% inferiore a quello degli uomini, tenuto conto di posizione e formazione.
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Comune di Lugano: le dipendenti donne guadagnano meno
Le donne ricevono uno stipendio dell'1,5% inferiore a quello degli uomini, tenuto conto di posizione e formazione.

LUGANO - Anche nel settore pubblico c'è disparità salariale. E i risultati dell'analisi sulla parità salariale nell'Amministrazione comunale di Lugano lo dimostrano. Considerando oltre al salario medio anche le caratteristiche individuali e quelle relative all’impiego, risulta che le donne guadagnano l'1,5% in meno degli uomini, comunica la Città stessa nel comunicato odierno. Questa differenza, viene specificato, «genera un leggero impatto di genere, che non supera in ogni caso la soglia di tolleranza del 5% fissata dalla legge». 

Se si guarda invece ai salari medi di uomini e donne, indipendentemente da tipo di impiego, anni di servizio e livello di formazione, si riscontra che il salario maschile medio è superiore del 7,9% rispetto a quello femminile. A livello svizzero, secondo i dati analizzati dall’Ufficio federale per l’uguaglianza tra donna e uomo, le donne nel settore pubblico guadagnano in media il 18,1% in meno degli uomini.

Per effettuare l’analisi, prevista secondo la Legge federale per tutti i datori di lavoro che impiegano a inizio anno 100 o più lavoratori, sono stati presi in considerazione i dati personali, quelli relativi al grado di occupazione/salario e quelli relativi alla funzione (livello di competenza operativa e posizione professionale) delle collaboratrici e dei collaboratori della Città di Lugano. L'analisi deve essere ripetuta ogni quattro anni e verificata da un organo indipendente.

Per favorire un’evoluzione del tema la Città scrive di volersi impegnare a proporre nuove misure, che si aggiungerebbero a quelle già esistenti, atte a promuovere la parità di genere.

«La Città ha aderito nel 2016 alla Carta per la parità salariale nel settore pubblico, persuasa che sia responsabilità dell’ente pubblico dare il buon esempio e contrastare ogni forma di discriminazione», si legge infine nella nota.

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