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«Da quando c'è il Certificato Covid, perso il 70% dei clienti»

LUGANO«Da quando c'è il Certificato Covid, perso il 70% dei clienti»

20.10.21 - 08:05
Continuano i grattacapi nella ristorazione. Il caso dello storico Grotto Monte Creda. Guarda il video.
Foto di Davide Giordano
Ary Antonietti nel suo locale.
Ary Antonietti nel suo locale.
«Da quando c'è il Certificato Covid, perso il 70% dei clienti»
Continuano i grattacapi nella ristorazione. Il caso dello storico Grotto Monte Creda. Guarda il video.
Il gerente Ary Antonietti: «Porto avanti questo posto da 17 anni. Ho investito tutti i risparmi per reggere l'urto con la pandemia. Ma ora...»

LUGANO - La pandemia continua a creare grattacapi a chi ha un esercizio pubblico. E c'è chi non ne può già più del Certificato Covid. Soprattutto se si trova in una posizione discosta. La vicenda del Grotto Monte Creda di Lugano è emblematica. «Tanta gente non è ancora vaccinata – ammette il titolare Ary Antonietti –. E quindi i gruppi di disgregano. Morale della favola: in questo periodo perdiamo tra il 70 e l'80% della clientela rispetto al solito».  

All'ombra dei Denti della Vecchia – Stando a un sondaggio di GastroSuisse da metà settembre, con l'obbligo di presentare un Certificato Covid da parte della clientela, il settore della ristorazione in Svizzera avrebbe perso quasi il 28% di fatturato. E le zone rurali sarebbero le più colpite. Antonietti, classe 1981, porta avanti lo storico ritrovo situato a un'altitudine di 800 metri, all'ombra dei Denti Della Vecchia, da ben 17 anni. Mai si sarebbe aspettato una situazione del genere.

«Avrei lo spazio anche per i non vaccinati» – «I lockdown – sospira – mi hanno messo a durissima prova. Ho investito tutti i miei risparmi per fare fronte alla pandemia. Un altro inverno di incognite sarebbe durissimo da affrontare. E pensare che abbiamo una superficie enorme. Potremmo benissimo accogliere anche persone non vaccinate distanziandole da tutte le altre, come recentemente proposto dal presidente di GastroTicino Massimo Suter». 

L'agenda tristemente vuota – Antonietti ci mostra la sua agenda. In un autunno normale sarebbe stata presa d'assalto. «Questo è il periodo in cui si iniziava a pensare alle cene aziendali. Si sgomitava per avere un posto. Ora l'agenda è ancora vuota. La gente è incerta. Non sa cosa fare. Se ha un amico della compagnia che non è vaccinato preferisce stare a casa».

«Preoccupatissimo per l'inverno» – In più il Grotto Monte Creda non è di certo in una posizione centrale. «La clientela – conferma Antonietti – non ci passa davanti, siamo a dieci minuti dalla Vedeggio-Cassarate ma allo stesso tempo discosti. Uno viene qui per una scelta ben precisa, legata all'ambiente e al tipo di cucina». E aggiunge: «Io sono una persona che si è vaccinata senza problemi, purtroppo però da quando è stato introdotto il Certificato Covid la clientela è calata drasticamente. Finora le belle giornate in cui si poteva ancora stare all’aperto hanno tenuto a galla il locale, sono preoccupatissimo per i mesi freddi». 

Impieghi ridotti al minimo – Problemi anche per quanto riguarda gli impieghi e i salari. Al Monte Creda al momento lavorano in due. «E non lavoriamo neanche abbastanza per tirare fuori due stipendi. Avevo in mente di assumere nuovo personale proprio in vista degli eventi autunnali e invernali. Non sarà ovviamente possibile». 

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