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BELLINZONAI due "ecomostri" sono forse a una svolta

28.09.21 - 06:04
Palazzine lasciate a metà in Viale Olgiati: tutto fermo da inizio 2019. Proprietaria vicina alla cessione del progetto.
Tio/20Minuti
I due "ecomostri" sono forse a una svolta
Palazzine lasciate a metà in Viale Olgiati: tutto fermo da inizio 2019. Proprietaria vicina alla cessione del progetto.
Si ripartirà da un nuovo impresario? Intanto la Città ha comunque lavorato per la revoca della licenza edilizia. Il cantiere era stato abbandonato in seguito a discussioni tra moglie e marito, parti in causa nel maxi affare.

BELLINZONA - Sono ancora lì. Apparentemente abbandonate al loro destino. Due palazzine in Viale Olgiati a Giubiasco (Bellinzona) iniziate nel 2017 e mai concluse. Da gennaio 2019 infatti tutto è fermo. In particolare in seguito alla rottura del rapporto tra la proprietaria e l'impresario, moglie e marito. Ora finalmente il caso dei due "ecomostri" bellinzonesi potrebbe essere vicino a una svolta. 

Una vicenda particolare – Una banale separazione finisce per avere ripercussioni su decine di persone. La coppia che scoppia. E che mette al centro delle proprie discussioni anche quei terreni e quel preciso progetto. La storia era già stata trattata a più riprese da Tio/20Minuti. 

Non si è mosso più un mattone – A un certo punto sul cantiere si è capito che tirava una brutta aria. E che di soldi non ne sarebbero più circolati. Gli artigiani coinvolti nel progetto, vista la situazione, hanno così gettato la spugna. E se ne sono andati lasciando le cose a metà. Nel frattempo, in oltre due anni e mezzo, sono maturate centinaia di migliaia di franchi di ipoteche legali. E soprattutto non si è più mosso un mattone. La situazione ha generato malumori nel quartiere. Con la gente scontenta di avere a che fare quotidianamente con due edifici esteticamente indecorosi.

Via la licenza – Complicata la posizione della Città, che a un certo punto aveva "fatto la voce grossa" chiedendo la ripresa dei lavori. Invano. Il problema è che ci si trova nell'ambito dell'edilizia privata e i margini di manovra dunque sono limitati. Il Municipio nel frattempo comunque qualcosa ha fatto. Al momento è infatti ancora in corso la procedura di revoca della licenza. I tempi non sono brevi, ma è l'unico strumento che la legge dà all'autorità per eventualmente ripristinare lo stato originario delle cose. 

La palla potrebbe passare a un nuovo imprenditore – L'ipotesi di una demolizione degli stabili da parte del Comune tuttavia rimane piuttosto remota. Si profila invece un altro scenario. La proprietaria del fondo, tramite il suo nuovo legale, l'avvocato Luigi Mattei, sarebbe convinta a cedere il progetto ad altri e a fare quindi sì che un nuovo imprenditore lo porti a termine.     

Alla ricerca di un interessato – Lo stesso Mattei, contattato da Tio/20Minuti, ha confermato questa intenzione: «È quella più logica. Non ci sono alternative. Stiamo cercando un interessato serio. L'obiettivo è di trovarlo al più presto. Magari ancora entro la fine di quest'anno». 

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