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CANTONE«Fiorista che passione! Ma siamo rimasti in pochi»

23.08.21 - 06:00
La presidente di florist.ch, Marzia Regazzi, ci parla del giubileo dell'associazione, che compie 50 anni, e delle sfide
Foto Glamilla
La presidente di Florist.ch, Marzia Regazzi
La presidente di Florist.ch, Marzia Regazzi
«Fiorista che passione! Ma siamo rimasti in pochi»
La presidente di florist.ch, Marzia Regazzi, ci parla del giubileo dell'associazione, che compie 50 anni, e delle sfide
Il settore è confrontato con difficoltà a reperire apprendisti, ma il futuro sembra garantito. Anche perché regalare un fiore è un gesto evergreen

LOCARNO - L’Associazione dei fioristi ticinesi, con la nuova denominazione florist.ch, si appresta a festeggiare il proprio giubileo. La presidente Marzia Regazzi ha seguito nei minimi dettagli insieme ai suoi collaboratori la preparazione di questo evento straordinario e ci parla del mondo dei fiori, che da sempre coinvolge numerosi ammiratori.

Come si sono evolute le tendenze dei consumatori nel corso degli anni?
«Durante la mia esperienza ho potuto notare vari cambiamenti. Il più grande è stato sicuramente introdotto dall’avvento di internet, sempre più utilizzato dai consumatori. Oggi arrivano richieste molto precise anche senza presentarsi in negozio. In particolare per i matrimoni o altri eventi speciali, dove la clientela è sempre più documentata».

Questo tipo di servizio è diventato più impegnativo?
«Senza il contatto diretto con il cliente, si fatica a capire le vere esigenze per personalizzare le offerte. Credo che esprimere la propria personalità sia meglio che seguire una moda. Alla fine, affidandosi alle nostre consulenze in presenza, gli amanti dei fiori risultano maggiormente soddisfatti».

Il fiore è ancora ambito a tutte le età?
«A livello di consumo, i giovani sono sempre molto attivi. La nostra professione è diventata più variegata, molti negozi non vendono soltanto fiori ma molti altri articoli. I ragazzi vengono comunque dal fiorista perché desiderano una qualità che non troverebbero altrove. Bisogna sfatare l’idea che nei negozi specializzati gli articoli costano di più, il rapporto qualità-prezzo è garantito pure in questo ambito. Soprattutto per i più giovani, perché si può fare un gesto semplice ma sincero anche con un fiore».

In che modo avviene la fornitura in Ticino?
«La consegna è accessibile a tutti, i nuovi sistemi sono comodi. Ci si può organizzare online, per posta o camion. Ovviamente chi si trova in valle avrà qualche minima difficoltà in più, ma i venditori sono pazienti e disponibili. Questo aspetto è molto importante perché la produzione locale è poca, quasi tutti i fiori sono d'importazione, anche da altre parti del mondo. A differenza della Svizzera interna, in Ticino non esiste ancora un vero e proprio grande mercato centrale esclusivo per i fioristi».

Quali sono le nuove sfide che attendono il vostro settore?
«Il punto cardine è costituito dal calo degli apprendisti, come sta accadendo in tanti altri settori artigianali. Stiamo valutando come giungere a una soluzione, sia a livello nazionale che cantonale. La realtà è che siamo rimasti in pochi, tanto che i negozi ticinesi, quando cercano nuovo personale, spesso si devono rivolgere in Svizzera interna».

Qual è l’impegno di florist.ch?
«Come presidente della Sezione Ticino, il mio scopo è quello di promuovere la formazione e la professione. Dobbiamo valorizzare il nostro mestiere artigianale che è da sempre messaggero di cose belle e di qualità. Ci tengo a sottolineare che la passione è l’elemento chiave del nostro lavoro quotidiano con i fiori».

Una celebrazione decorata per le vie di Locarno
Venerdì prossimo si terranno i festeggiamenti per florist.ch, data in cui ricorrono i 50 anni della Sezione Ticino e i 101 di quella svizzera. La presidente ticinese Marzia Regazzi sarà impegnata in prima persona nell’allestimento dell’evento: «L’importanza di queste associazioni va celebrata. Le attività di comunicazione costante, la formazione e la cultura costituiscono aspetti cruciali della nostra professione». Si cominceranno ad allestire varie zone di Locarno, mentre da domani arriveranno le decorazioni di fiori vere e proprie. La struttura più elaborata comparirà in Piazza Grande. Inoltre, ci sarà una trasformazione floreale del trenino turistico, che trasporterà tutti ad ammirare gli altri angoli decorati, come la stazione, le piazze di San Francesco e Sant’Antonio e altre vie del centro. La cerimonia vera e propria si svolgerà al ristorante Blu, anche se a porte chiuse. Tutta la città rimarrà “invasa” dai fiori fino alla sera del 27 agosto.

 

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