
BELLINZONA - Alla fine del mese di giugno, in Ticino il numero di frontalieri ammontava a 71'586. Questo dato, se confrontato con quello di marzo, mostra un ulteriore aumento dell'1,8% (1'420 persone) dei lavoratori provenienti dall'Italia impiegati nel nostro cantone (a fine del primo trimestre erano 70'166). La variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è invece del 3,5%. È quanto si estrapola dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
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Su scala nazionale - A livello svizzero, si è invece assistito a un incremento su base annua del 2,2% dei permessi G, per un totale di 348'000 frontalieri a fine giugno. Un po' più della metà di loro risiedeva in Francia (55,1%), mentre il 23,6% era domiciliato in Italia e il 18% in Germania.
Aumento costante - Negli ultimi cinque anni il numero di frontalieri in Svizzera è salito da 310'000 del secondo trimestre 2016 ai 348'000 di oggi, il che corrisponde a un incremento del 12,2%
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L'UST precisa tuttavia che la statistica dei frontalieri è stata oggetto di revisione, il che comporta il ricalcolo dei risultati a partire dal 2019. I risultati di questo periodo rimangono quindi provvisori.
Alla fine del mese di giugno, in Ticino il numero di frontalieri ammontava a 71'586. Questo dato, se confrontato con quello di marzo, mostra un ulteriore aumento dell'1,8% (1'420 persone) dei lavoratori provenienti dall'Italia impiegati nel nostro cantone (a fine del primo trimestre erano 70'166). La variazione rispetto allo stesso periodo dell'anno precedente è invece del 3,5%. È quanto si estrapola dai dati pubblicati oggi dall'Ufficio federale di statistica (UST).
Non possiamo che ringraziare quei ganasa di politici che a livello cantonale gestendo la maggioranza relativa, predicano a un modo e razzolano a un'altra. Hanno promesso mare e monti, trasparenza , correttezza, gestione alla luce del sole. E ora? Sono arrivati ad accaparrarsi le famose cadreghe, sono peggio degli altri: fanno, dsifano, dilapidano, e nel frattempo aumentano le cadreghe per gli amici e gli amici degli amici. Mai visto un aumento dell'organico cantonale come negli ultimi 10 anni e le cose invece di migliorare peggiorano. E nel campo del lavoro questo è più che evidente.