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CANTONEGli stranieri si vaccinano meno: «Faremo azioni mirate»

19.07.21 - 18:33
Per il farmacista cantonale ci sono ancora parecchie persone che non sono state adeguatamente sensibilizzate.
Ti Press
Gli stranieri si vaccinano meno: «Faremo azioni mirate»
Per il farmacista cantonale ci sono ancora parecchie persone che non sono state adeguatamente sensibilizzate.
«Fino a qualche settimana fa non c'era l'esigenza di andare a cercare la gente, ora la strategia deve cambiare», spiega. Soddisfazione, invece, per l'adesione da parte degli over 12.

BELLINZONA - Vaccinazione della popolazione straniera, somministrazione delle dosi ai giovani dai 12 anni in su e rendere il vaccino più facile da gestire da un punto di vista logistico. Intervistato da Radio Ticino, il farmacista cantonale Giovan Maria Zanini ha fatto il punto sulla campagna vaccinale in Ticino affrontando tre temi distinti ma che hanno un obiettivo comune: estendere la percentuale di popolazione immune al coronavirus.

Popolazione straniera poco raggiunta - Una categoria che in questo momento sembra essere piuttosto restia a farsi vaccinare è la popolazione straniera, secondo Zanini: «Non abbiamo statistiche sull'andamento della campagna in un gruppo etnico piuttosto che un altro. Ma abbiamo perlomeno il dubbio di non essere riusciti a raggiungere adeguatamente la popolazione straniera». Da mesi ormai si parla di vaccinazione sui giornali, in radio e in tv, «ma sappiamo che queste persone seguono piuttosto i media del loro Paese di provenienza», sottolinea il farmacista cantonale. In questi casi c'è quindi ancora del potenziale e l'intenzione è di procedere con delle azioni mirate.

Il sogno? Un vaccino pronto all'uso - Se fino a qualche settimana fa non c'era l'esigenza di andare a cercare la gente, ora la strategia deve infatti cambiare. Così come deve cambiare la gestione del vaccino, che deve essere semplificata. «Il sogno è avere un prodotto da frigorifero (e non da congelatore) e confezionato in una siringa monodose pronta all'uso. Come avviene con il vaccino influenzale. Ma per questo ci vorrà almeno un anno», spiega Zanini. Un'agevolazione che, proprio in considerazione di una campagna sempre meno di massa, permetterebbe pure di ridurre gli sprechi.

Risposta «importante» fra i giovanissimi - Nel frattempo, venerdì scorso la campagna è stata estesa anche ai giovani fra i 12 e i 15 anni. Alle 16, quindi solo qualche ora dopo l'annuncio, le iscrizioni erano già 380. Con gli appuntamenti della prima settimana di agosto già praticamente esauriti. Una risposta «importante», secondo il farmacista cantonale.

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