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EURO 2020Il calcio che dribbla il sesso non trasforma i galli in leoni

02.07.21 - 07:00
La casta Francia, che non ha tramutato l'astinenza in vittoria, è solo l'ultimo esempio
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Il calcio che dribbla il sesso non trasforma i galli in leoni
La casta Francia, che non ha tramutato l'astinenza in vittoria, è solo l'ultimo esempio
Ecco tutti i precedenti del tormentato e controverso rapporto tra le prestazioni sul campo e quelle sotto le coperte.

PARIGI - Grazie Svizzera! Chissà se mogli e fidanzate dei calciatori della Francia avranno, nell’intimo, ringraziato la nazionale rossocrociata per avere interrotto l’avventura europea dei galletti. Fuori dal torneo, ma restituiti alla normalità di coppia.

Del resto la scelta del ct della Francia, Didier Deschamps, di vietare il sesso durante il ritiro della sua Nazionale aveva fatto in poche ore il giro del mondo proprio alla vigilia della gara che ha visto poi i rossocrociati eliminare i campioni del mondo dopo una gara eroica vinta ai calci di rigore.

L’apparente dicotomia tra il sesso e lo sport, il calcio in questo caso, è una questione che si perde nella notte dei tempi. Come destra e sinistra, ci sono i favorevoli, anche alla vigilia delle gare perché rinvigorisce. E poi ci sono quelli del “mens sana in corpore sano e spirito sano” per cui il sesso a ridosso delle partite porta via energie fisiche e mentali, in poche parole “spompa”.

Dai ritiri monastici di Helenio Herrera ai tempi della grande Inter, al presunto “sesso libero” degli olandesi al Mondiale del 1974, per non parlare di feste, festini e serate allegre, di fughe dai ritiri che hanno visto protagonisti stelle del calcio più o meno di tutti i paesi e di tutte le categorie. A Euro 2020 si è aggiunto poi il carico del rischio contagio da Covid. Alla base della decisione francese, più che il preservare l’equilibrio psicofisico di Mbappè e soci. 

Deschamps però è in buona compagnia. Parecchi gli allenatori che nel corso degli anni hanno proibito il sesso prima delle partite: da Sacchi all’ex ct tedesco Berti Vogts. Europei o Mondiali che siano il sesso nel calcio resta un tabù. Nel 2014 in Brasile ci fu una vera e propria diatriba. L’allora ct del Messico, Miguel Herrera vietò sesso, alcool e fumo per tutta la durata del ritiro della sua nazionale dicendo: «Se un giocatore non riesce a stare venti giorni o un mese senza fare l'amore, vuol dire che non è preparato per essere un professionista». Fu ancora più esplicito il ct della Bosnia, Safet Susic: «Niente sesso, se proprio i giocatori ne hanno bisogno si possono masturbare». Idea condivisa dagli altri ct dell’epoca, il cileno Sampaoli e l’inglese Hodgson. Più comprensivo fu quello verdeoro Felipe Scolari: «Va bene il sesso, ma no alle acrobazie sotto le coperte». È pur vero che quel Mondiale in casa per i brasiliani finì malissimo, 7-1 dalla Germania in semifinale. Chissà se Neymar e compagni fecero acrobazie la sera prima…

E se Ronaldo il Fenomeno era favorevolissimo: «Le volte che faccio sesso prima della partita gioco molto meglio», l’ex stella dell’Arsenal Freddy Ljungberg, appese le scarpe al chiodo, spiegò: «Decisi di astenermi da ogni attività quando giocavo. Dopo mi sentivo completamente vuoto. Non riuscivo più a controllare la palla. Quando facevo sesso la sera prima della partita perdevo la sensibilità ai piedi». Qualche anno fa, Jabir, un ex giocatore del Ghana, mise il sesso fatto dai suoi connazionali in attività tra le ragioni dello scarso rendimento della nazionale ghanese: «Molti giocatori non riescono a correre per 90 minuti perché arrivano stanchi e sapete a cosa si deve? Al fatto che non dormono a sufficienza e non si allenano come dovrebbero perché fanno troppo sesso. C'è un tempo per il sesso e uno per il calcio ma se le due cose si mescolano non si arriva mai a vincere». Il sesso nel calcio resta insomma un’alchimia.

«È un modo efficace per rilassarsi, ma se la partita è domani anche no»
«Gli atleti professionisti non dovrebbero preoccuparsi eccessivamente di come il sesso possa influenzare le loro competizioni». Parola di Emmanuele Jannini, professore di endocrinologia e sessuologia medica presso l’Università di Roma-Tor Vergata in Italia. Sesso sì ma con moderazione dicono gli esperti. Il sesso è davvero una tecnica di rilassamento efficace. Un orgasmo porta a più dopamina, endorfine e ossitocina nel corpo ed è in grado di aumentare il contenuto di testosterone. Più indicato nelle sportive che negli sportivi specie a ridosso delle competizioni. Perché nell’uomo l’atto sessuale comporta sonnolenza che potrebbe «indebolire le gambe» come diceva Mickey, l’allenatore di Rocky nei film omonimi.  «Il sesso non è solo divertente ma anche sano – conclude Jannini -. Tuttavia, se la concentrazione è importante, suggerirei di evitare il sesso alcuni giorni prima della partita».

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