Cerca e trova immobili

CANTONEIl Molino scende in “Piazza Rivolta”, e scatta l'interpellanza

02.06.21 - 14:18
Undici deputati leghisti chiedono controlli alla frontiera per evitare una possibile escalation dei disordini
Tipress
Il Molino scende in “Piazza Rivolta”, e scatta l'interpellanza
Undici deputati leghisti chiedono controlli alla frontiera per evitare una possibile escalation dei disordini

LUGANO / BELLINZONA - «Le nostre idee non si sgomberano». È con queste parole che il CSOA Il Molino dà appuntamento per la manifestazione di sabato 5 giugno, che avrà luogo alle 13.30 a Lugano «in Piazza Rivolta, fu Riforma». Una manifestazione annunciata nell'assemblea pubblica dello scorso lunedì e che rilancia «la mobilitazione a oltranza in risposta allo sgombero».

L'interpellanza: «Controlli in dogana» - E scatta subito l'interpellanza urgente della Lega (sottoscritta da undici deputati, con primo firmatario Alessandro Gnesa) al Consiglio di Stato per chiedere se «le dogane ticinesi rafforzeranno i controlli in entrata dall'Italia su suolo elvetico per evitare, o almeno contenere, una possibile escalation dei disordini che potrebbero verificarsi a Lugano».

Il timore degli interpellanti è che nell'ambito della manifestazione non autorizzata «frange estremiste, simpatizzanti del (ex) mulino provenienti dalla vicina Italia possano raggiungere il Ticino, e quindi Lugano».

Le raccolte firme - Nel frattempo lo “scontro” avviene anche sul web, dove negli scorsi giorni sono infatti state lanciate due raccolte firme. L'una in difesa dell'autogestione, che chiede al Municipio di Lugano di «rivedere la sua politica repressiva» impegnandosi a trovare «soluzioni concrete e accettabili». L'altra, promossa dal deputato leghista Stefano Tonini, vuole invece essere una manifestazione di solidarietà nei confronti del Municipio di Lugano e del sindaco Marco Borradori, dopo i fatti degli ultimi giorni.

Le domande al Consiglio di Stato

    1. Il Consiglio di Stato ha preso contatto con il Consiglio Federale per richiedere di rafforzare il controllo in entrata alla frontiera con l’Italia durante il periodo tra il 3 giugno e il 5 giugno?
    2. In merito alla pandemia COVID-19, l’Italia risulta essere un paese non a rischio, di conseguenza il CF non prevede delle disposizioni di prevenzione particolari (p.es. tampone negativo) in entrata nel nostro paese. Vista la possibile presenza massiccia di manifestanti provenienti da oltre confine, come valuta i rischi sanitari in relazione al COVID-19?
    3. È previsto di allestire posti di blocco alle uscite autostradali in direzione Nord per un controllo minuzioso dell’identità e richiedendo lo scopo della visita?
    4. È stata contattata la polizia ferroviaria per intraprendere maggiori controlli in entrata dall’Italia sull’identità e richiedendo lo scopo della visita?
    5. Vi è una forte probabilità che numerosi manifestanti possano provenire anche da oltre Gottardo. Sono previsti maggiori controlli anche per chi proviene da oltre Gottardo?
    6. Quanti agenti della polizia Cantonale e Comunale sono previsti per fronteggiare eventuali disordini? A quanto ammontano i costi di un dispiegamento così importante?
Entra nel canale WhatsApp di Ticinonline.
NOTIZIE PIÙ LETTE