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CANTONEIl Ticino aiuta Cuba a vaccinarsi

14.05.21 - 14:56
Inviati 10 milioni di siringhe e aghi per aiutare l'isola nella lotta alla pandemia.
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Il Ticino aiuta Cuba a vaccinarsi
Inviati 10 milioni di siringhe e aghi per aiutare l'isola nella lotta alla pandemia.
L’isola, nonostante sia riuscita a produrre 4 vaccini, sta vivendo una grave crisi economica e non riesce a far fronte al materiale sanitario necessario a vaccinare l'intera popolazione.

Il governo cubano ha pianificato di vaccinare tutta la popolazione dell’isola (11,2 milioni di abitanti) entro il mese di agosto. Per poter fare ciò ha ordinato 10 milioni di siringhe e aghi per un importo totale di 800.000 euro, che saranno finanziate da mediCuba-Europa  (una ONG che ha sede in Ticino e con sezioni in 14 paesi del nostro continente), grazie anche a un contributo di 380'000 franchi concesso dall'Ambasciata svizzera all’Avana su decisione della Direzione dello Sviluppo e della Cooperazione (DSC) del Ministero degli Affari Esteri a Berna.

Come è noto, Cuba ha sviluppato ben quattro vaccini contro il Covid-19, due dei quali sono giunti alla fine della fase di valutazione clinica, cosicché il piano di vaccinazione di tutta la popolazione è partito cominciando dalle due città più grandi, l’Avana e Santiago de Cuba. Cuba è riuscita a controllare abbastanza bene la pandemia, grazie al suo sistema di salute decentralizzato e molto efficiente, ma anche con diversi periodi di lockdown molto severi.

L’isola sta vivendo però una grave crisi economica, essendosi azzerato il turismo, fonte principale degli introiti ed a seguito delle oltre 200 misure prese dall’amministrazione Trump (e non ancora abolite dal nuovo Presidente Biden).

Le autorità locali sono quindi in grosse difficoltà nel finanziare il materiale necessario per il programma di vaccinazioni. Da questa costatazione è partita la campagna di mCE, che è riuscita a raccogliere i fondi necessari.

È questa la seconda campagna lanciata da mCE, che già nella primavera dell’anno scorso con più di 600'000 euro (con un contributo di 250'000 franchi sempre dell'Ambasciata svizzera all’Avana), era riuscita ad inviare ventilatori polmonari, reagenti di laboratorio per test PCR ed altre attrezzature necessarie al processo di produzione dei vaccini a Cuba.

La campagna di mCE continua, anche perché è probabile che il sistema sanitario cubano necessiti di altri aiuti, soprattutto perché attualmente il governo dell’Avana non è in grado di assicurare l’approvvigionamento con alcuni farmaci essenziali (per esempio antibiotici), prodotti negli Stati Uniti.

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