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«Gli incendi? Non è solo colpa del vento, non piove da inizio febbraio»

LOCARNO MONTI«Gli incendi? Non è solo colpa del vento, non piove da inizio febbraio»

07.04.21 - 17:46
Brucia in diverse località ticinesi. Cecilia Moretti Cetti, esperta di MeteoSvizzera, ospite di Piazza Ticino
Lettore Tio/20Minuti
«Gli incendi? Non è solo colpa del vento, non piove da inizio febbraio»
Brucia in diverse località ticinesi. Cecilia Moretti Cetti, esperta di MeteoSvizzera, ospite di Piazza Ticino
«Nel fine settimana ci aspettiamo che piova. Prevediamo l'inizio delle precipitazioni nella serata di sabato, dovrebbero continuare domenica con una ventina di millimetri e lunedì con una trentina».

LOCARNO MONTI - Allerta massima per gli incendi boschivi. E infatti brucia (metaforicamente) mezzo Ticino. L'incendio di Brissago, i due roghi nel Malcantone, fiamme in Valle di Muggio. L'ultimo caso in ordine cronologico si è verificato sui monti sopra Cugnasco-Gerra. E oltre frontiera è attivo un incendio in Valle Cannobina. Ad accendere la miccia, siccità e vento. «Il vero problema – sottolinea Cecilia Moretti Cetti, esperta di MeteoSvizzera, intervenuta su Piazza Ticino – è che non abbiamo precipitazioni di rilievo da inizio febbraio». 

Il vento tuttavia è molto forte. 
«Martedì per il vento c'era un'allerta di livello 2. Con raffiche in pianura oltre i 70-80 chilometri orari. A Lugano si è misurato un picco di 92 chilometri all'ora. Non possiamo parlare di situazione eccezionale. A volte in pianura si superano i 100 chilometri all'ora». 

C'è il divieto assoluto di accendere fuochi all'aperto. 
«Il vento ovviamente favorisce la propagazione del fuoco. Il terreno è molto secco e si incendia facilmente. Le ultime precipitazioni di una certa importanza sono state tra il 6 e il 7 di febbraio con una cinquantina di millimetri. In seguito abbiamo avuto due mesi con precipitazioni irrilevanti. Se calcoliamo il primo trimestre, non abbiamo valori fuori norma. Il fatto è che le precipitazioni si sono concentrate tutte nel primo mese dell'anno». 

Cosa ci aspetta nei prossimi giorni?
«Nel fine settimana dovrebbe piovere. Prevediamo l'inizio delle precipitazioni nella serata di sabato, dovrebbero continuare domenica con una ventina di millimetri e lunedì con una trentina».

Sarà sufficiente per ridurre il rischio di incendi? 
«Per quanto riguarda il pericolo di incendi è la sezione forestale ticinese che valuta. È chiaro che la pioggia contribuirà a migliorare la situazione. E poi nelle prossime ore il vento è destinato sicuramente a calmarsi». 

Settimana scorsa clima estivo. Ora è tornato il gelo. Primavera folle?
«Si tratta di situazioni meteorologiche causate dall'arrivo di masse d'aria. Nel caso di settimana scorsa proveniva dal nord Africa. Si sono registrate massime anche sopra i 25 gradi, tipiche dell'inizio di giugno. In tutta la Svizzera abbiamo notato temperature medie tra i 5 e i 10 gradi superiori alla norma, considerando il periodo. Ora siamo confrontati con una bassa pressione sulla Scandinavia e con un'alta pressione sull'Atlantico. Tutto ciò provoca correnti da nord molto fredde, con l'arrivo di aria artica. Le temperature medie ora sono tra i 5 e i 10 gradi sotto la norma». 

Tornando al tema di base, sono giorni pesanti per i pompieri...
«Sono effettivamente momenti delicati. Pompieri e forze dell'ordine ci chiamano spesso in circostanze di allerta. C'è una stretta collaborazione».  

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