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GIORNICOIl Museo della Leventina anticipa la riapertura

31.03.21 - 11:48
Previste aperture speciali nella settimana di Pasqua, poi a maggio il Museo riparte al 100%.
Museo Leventina
Il Museo della Leventina anticipa la riapertura
Previste aperture speciali nella settimana di Pasqua, poi a maggio il Museo riparte al 100%.
Sulla pagina Facebook del Museo è possibile rivivere la Battaglia dei Sassi grossi grazie al racconto di uno dei protagonisti.

GIORNICO - La pandemia ha bloccato le attività culturali e obbligato le autorità a chiudere musei e luoghi di cultura. Anche il Museo di Leventina ha dovuto sottostare alle misure di sicurezza rimanendo chiuso per molti mesi. Ma ora è giunto il momento di permettere al pubblico di riappropriarsi degli spazi di condivisione della cultura. «È per questo motivo - sottolinea la Direttrice Diana Tenconi in una nota - che abbiamo deciso di anticipare l’apertura ufficiale prevista comunque per inizio maggio, offrendo la possibilità di visitare le esposizioni già in aprile».

In particolare a partire da lunedì 5 aprile e per tutta la settimana di Pasqua, il Museo di Leventina sarà visitabile dalle 14.00 alle 17.00. Poi, si potrà accedere alle mostre tutti i fine settimana del mese di aprile sempre dalle 14.00 alle 17.00. Dal 1° maggio si riaprirà invece con i consueti orari: da martedì alla domenica, dalle 14.00 alle 17.00. Per visite fuori orario vi è sempre la possibilità di prenotare presso il museo ora e data preferite con un costo aggiuntivo al biglietto d’entrata.

Da non perdere la visita alla mostra temporanea “Let it snow! lassa fiuchè” una mostra che parla degli sport sulla neve da un punto di vista storico e culturale. Dai primi di sci arrivati in Leventina e le esperienze raccontate dalla popolazione locale ai visitatori seduti a uno “Stammtisch”, agli aspetti glamour della moda fino alla competizione con la possibilità di vedere da vicino le coppe del mondo di Michela Figini, Doris De Agostini e la medaglia olimpica di Natascia Leonardi. Questa esposizione è stata prolungata fino a fine ottobre 2021. Per arricchire il vostro viaggio al Museo di Leventina consigliamo di fare una puntatina anche alle due mostre permanenti: “Esiste un’identità leventinese, oggi?” e “Ritualità oggi”, due esposizione che raccontano e mettono a confronto differenti periodi storici e l’attualità socio-culturale odierna.

Quando la storia rivive grazie a Facebook - Cosa ricordate della Battaglia dei Sassi grossi? Un nome di qualche personaggio o di qualche luogo particolare? Una data? Il 28 dicembre 1478 tra Bodio e Pollegio si svolse uno dei più importanti eventi bellici che coinvolsero la Leventina: la Battaglia dei Sassi grossi. Cosa sappiamo oggi di quello scontro? Quali furono le cause? «Nella pagina Facebook del Museo di Leventina sta succedendo qualcosa di particolare… uno dei testimoni degli avvenimenti del 1478 ha preso vita», spiega la Direttrice. Si tratta Diana Carlo Da Cremona. Ma chi era costui? Carlo Da Cremona è un rappresentante dei Duchi di Milano che ha vissuto in prima persona le vicende e le paure legate agli eventi che precedettero la Battaglia dei Sassi grossi. Costretto dall’incarico conferitogli dai Duchi di Milano (che all’epoca controllavano la Leventina) a rimanere a Bellinzona durante i tumulti e l’assalto da parte delle truppe confederate, Carlo Da Cremona mantiene una fitta corrispondenza con i suoi signori. Quasi ogni giorno racconta attraverso le sue lettere: fatti, vita quotidiana, battaglie, morti, paure e stati d’animo.

Potrebbe sembrare un resoconto di una battaglia come tante altre, con la differenza che Carlo Da Cremona racconta la sua storia su una pagina Facebook, come se il social network fosse esistito nel 1478. Post, commenti, video e fotografie. Attraverso i suoi occhi e i commenti video di storici e ricercatori riscopriremo fatti inediti della sua vicenda e di quella che condusse, nel mese di novembre del 1478, alla Battaglia dei Sassi grossi.

Questa iniziativa è promossa dal Museo di Leventina con l’intento di coinvolgere soprattutto i giovani ma non solo. «La pagina ha già riscontrato un buon successo nelle prime settimane di vita con diverse interazioni con il pubblico», conclude Diana Tenconi. Il progetto si inserisce tra gli obiettivi del Museo di Leventina di adattarsi ai mutamenti del contesto che lo circonda ripensando quindi anche il suo ruolo sociale divenendo sempre più un luogo di partecipazione e di scambio. Oggi infatti i musei non possono più limitarsi al solo “trasmettere” saperi a un pubblico “passivo”, ma vogliono coinvolgere, emozionare, interagire con il proprio pubblico creando insieme a esso nuovi contenuti.

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