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AGNOIl Municipio segue l'ultimatum dell'immobiliare

30.03.21 - 19:25
Decisione a maggioranza: il terreno davanti al World Trade Center protagonista dell'ultimo Consiglio comunale
Tipress
In alto il progetto previsto sul terreno oggi inedificato
In alto il progetto previsto sul terreno oggi inedificato
Il Municipio segue l'ultimatum dell'immobiliare
Decisione a maggioranza: il terreno davanti al World Trade Center protagonista dell'ultimo Consiglio comunale
La reazione del consigliere comunale: «Non dovrebbe essere permesso a un privato di dettare l'agenda legislativa del Comune»

AGNO - Un parco pubblico, a due passi dal parco a lago e con i costi di manutenzione a carico del Comune, in cambio del via libera alla costruzione di un quartiere residenziale. È l'accordo pubblico-privato costruito su un terreno ad uso agricolo che era poi stato destinato ad utilizzo commerciale per l’aeroporto negli anni ‘90. È questo il peccato originale che da un decennio blocca anche i terreni della società Immobiliare Bolelle Sa. 

La decisione - In un clima surriscaldato dalle elezioni, la relativa Variante di PR del comparto Monda Bolette sarà al centro del Consiglio Comunale del 12 aprile, l’ultimo della legislatura. Il Municipio, a maggioranza (contrari i due leghisti), ha dato infatti seguito ieri alla pressante richiesta della stessa società immobiliare, che si era detta «non più disposta ad attendere», facendo notare in una raccomandata al Municipio che le Commissioni hanno «tutto il tempo per redigere i loro rapporti entro il 4.4.2021» e che se la Variante «non fosse decisa nel prossimo Consiglio Comunale, ciò equivarrebbe ad un chiaro segnale di avversione».

La reazione - La decisione municipale provoca le prime reazioni: «Questa controversa Variante, confezionata in sacrestia, disattendendo le indicazioni della Commissione edilizia del tempo, vincola e pregiudica il futuro pianificatorio del Comune ed il suo sviluppo» afferma il consigliere comunale Gianfranco Rusca, della lista civica ViviAgno. «È giustificata da un masterplan posticcio ed è imposta senza alternative a soli 4 giorni dalla fine legislatura, per finalità elettorali e cedendo alle pressioni di un solo privato cui non dovrebbe essere permesso di dettare l’agenda dell’attività esecutiva e legislativa del Comune». Oltretutto quando, sostiene Rusca, «numerosi consiglieri comunali hanno più dubbi che certezze e quando sarebbe più opportuno dedicare interamente l’ultima sessione della legislatura ai deficitari e preoccupanti conti consuntivi 2020 ed al preventivo 2021 da rivedere».

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