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«Seguite l'esempio del Ticino»
Il consigliere federale Guy Parmelin è in visita nel nostro cantone e loda la strategia di vaccinazione
Questa mattina, all'inaugurazione del Campus Est Usi-Supsi, il capo del DEFR ha lodato «la forza e la perseveranza proverbiali del Ticino».

 

Il presidente della Confederazione, Guy Parmelin, è in visita in Ticino. «In questo periodo "uscite" simili sono una rarità», ha detto stamattina all'inaugurazione del Campus Est Usi-Supsi.

La giornata del consigliere federale, dopo la visita al nuovo Campus, è proseguita con l'incontro con il presidente del Consiglio di Stato, Norman Gobbi, a cui fa seguito un breve incontro con la stampa.

14:13
14:12

La conferenza stampa si è conclusa. Grazie per averla seguita su Tio.ch!

14:11

Ieri è stato presentato una sorta di "passaporto Covid". Cosa ne pensa?

Guy Parmelin: «Bisogna coordinarsi a livello internazionale. Questa questione solleva diversi interrogativi che vanno ancora risolti: darà accesso alle manifestazioni? Basterà per prendere l'aereo? Bisognerà comunque fare il test PCR se si è vaccinati? Sono punti da chiarire... ma per il turismo è una cosa che potrebbe davvero rivelarsi importante. Sapete che la Confederazione (per ora) non vuole obbligare nessuno a vaccinarsi. Ma un passaporto Covid potrebbe dare l'opportunità alle persone di partecipare a festival e manifestazioni. E chi non vuole vaccinarsi dovrà magari presentare un test negativo.

Noi seguiamo con molto interesse le iniziative internazionali. Non bisogna discriminare nessuno. Ma finché tutti non avranno avuto la possibilità di farsi vaccinare, bisogna andarci cauti».

14:07

Nonostante il 15 marzo la Confederazione abbia detto che copre tutti i test, ci sono aziende parastatali che hanno deciso di non testare a tappeto i loro dipendenti...

Guy Parmelin: «Il Consiglio federale vuole permettere a chi lo desidera di organizzare diversi test. Va nell'interesse di tutti e dell'economia. Questa settimana ci sarà un vertice sulla vaccinazione e avremo l'occasione di discutere questa attuazione a diversi livelli, con le aziende private e parastatali. Credo sia nell'interesse di tutti usare i mezzi messi a disposizione dalla Confederazione. Avremo l'occasione di precisare il tiro questa settimana».

14:05

Ci sono persone che fanno ancora fatica a gestire queste misure... in particolare i giovani. Ci sono stati problemi lo scorso weekend qui a Lugano. La Confederazione ha un piano per affrontare questi problemi specifici?

Guy Parmelin: «È una domanda molto delicata. Le giovani generazioni sono penalizzate a più livelli, anche con l'insegnamento a distanza. Ma grazie all'intesa tra Confederazione e Cantoni siamo riusciti a mantenere le scuole aperte. Noi cerchiamo di seguire l'evoluzione della pandemia e adottiamo delle misure che non sono mai completamente ideali. Se avessimo la formula magica la applicheremo subito. Aumentare il limite di 15 persone all'esterno e 10 all'interno è significato allentare i limiti ad assembrarsi. Bisogna stare attenti a non penalizzare a più riprese i giovani, anche con la vaccinazione. Sarebbe ingiusto dirgli "non potete seguire uno spettacolo" perché non potete ancora vaccinarvi. Il Consiglio federale sta attento a evitare disuguaglianze. Le misure mantenute sono state prese per uscire più in fretta dalla crisi, non lo facciamo perché ci fa piacere».

14:02

È il momento delle domande...

14:02

«Quando vengo in Ticino c'è sempre il sole. Devo dire che per me è tra i miei preferiti - ha aggiunto Parmelin -. Guardiamo la strada fatta finora e cerchiamo di esserne orgogliosi. Continuiamo a comunicare tra noi e mantenere la coesione nazionale».

14:01

«Mi sono reso conto che il Ticino è un cantone dinamico e orientato al futuro - ha detto Guy Parmlin -. Nel mio dipartimento (DEFR) stiamo cercando di immaginare misure mirate che permetteranno di migliorare la visione a lungo termine del turismo svizzero e lavoreremo in aprile e avremo un vertice del turismo dove potrà essere presentato il quadro futuro. Il mio ruolo è mantenere contatti regolari con tutti i settori coinvolti in questa pandemia». 

13:59

«Sappiamo che è difficile dire alla popolazione che bisogna ancora tenere duro con la disciplina per invertire la rotta - ha aggiunto il presidente della Confederazione -. Vediamo la luce in fondo al tunnel e abbiamo motivo di sperare. Così i nostri concittadini potranno seguire le nostre prescrizioni».

13:58

«Lancio un appello a tutti i cantoni: seguite l'esempio del Ticino, soprattutto nella vaccinazione» ha aggiunto Parmelin.

13:57

«Credo che il Ticino - aggiunge il presidente della Confederazione - sia una piccola Svizzera. La Svizzera senza il Ticino non sarebbe la stessa. Nonostante la crisi, bisogna proiettarsi verso il futuro.

Entrambi avete parlato di collaborazione. Ci sono state molte critiche in questo periodo. Ma bisogna andare oltre e trarre le lezioni dagli errori commessi e proiettarsi verso il futuro. Voi siete il cantone che ha vaccinato più persone ogni 100'000 abitanti. E tutti i cantoni dovranno farlo. Bisognerà utilizzare tutti gli strumenti, come i test, messi a disposizione, per uscire dalla crisi senza altre nuove ondate. Non sarà semplice».

13:55

Prende ora la parola Guy Parmelin: «Grazie per le parole di comprensione nei confronti del Consiglio federale. Il mio anno di presidenza è sotto il segno della coesione nazionale.

Stamattina mi sono reso conto che il Ticino guarda al futuro con ottimismo, nonostante la crisi. Ho potuto discutere con il proprietario di un albergo che investe nell'aggiornamento della sua attività, nonostante la crisi. Avere fiducia nel futuro è davvero importante. 

Anche all'inaugurazione del Campus Usi-Supsi ho visto la voglia del Ticino di trovare sinergie, di puntare su ricerca, innovazione, futuro. È questa la forza del nostro paese».

13:53

«I rapporti tra Ticino e Confederazione negli ultimi 12 mesi sono stati intensi. L'attenzione data al nostro territorio dovrà concretizzarsi con alcune misure che discuteremo nelle opportune sedi - ha proseguito il presidente del Consiglio di Stato -. Ringrazio Parmelin per l'attenzione data al Ticino e alla nostra popolazione. Sta a noi come sistema federalistico elvetico dare le risposte alla popolazione, ognuno ai suoi livelli».

13:52

«La visita di oggi di Guy Parmelin era per l'inaugurazione del Campus Est Usi-Supsi - ha aggiunto Gobbi -. Un segnale per il futuro. Anche nelle visite aziendali di oggi dimostriamo come canton Ticino anche nei punti storici di essere tra i campioni a livello svizzero. Ogni tanto dobbiamo anche far passare messaggi positivi, per stimolare l'innovazione, gli investimenti e l'occupazione di personale residente. La bellezza del paesaggio è una parte a cui partecipa chi vi abita».

13:50

«Il Ticino crede molto nella luce in fondo al tunnel con il vaccino - prosegue il presidente del Consiglio di Stato -. Sarà anche importante dopo la pandemia agire assieme a favore della sana economica del nostro paese.

E se penso al Ticino, ho evidenziato le difficoltà del nostro territorio, data anche la frontiera a sud, il mercato del lavoro sotto pressione. Quindi ci vorrà maggiore attenzione e degli stimoli per il nostro territorio».

13:48

«Quando una decisione è stata presa da un organo, non significa che bisogna continuare a discutere, soprattutto in un periodo di crisi - aggiunge Gobbi -. Oggi abbiamo avuto modo di esprimere il disagio della popolazione tutta, non solo dei giovani. Per chiusure e limitazioni delle libertà. Limitazioni che perdurano ormai da 100 giorni per alcune attività. Quello che abbiamo espresso come autorità cantonali sono espressione di questo disagio, visto anche nel resto della Svizzera. Il Consiglio federale ne è cosciente e chiede uno sforzo».

13:46

Prende la parola Norman Gobbi: «Chèr Guy, benvenuto in Ticino. Per l'autorità cantonale sono importanti incontri come quello di oggi, per far capire che il Federalismo non è un concetto vago, ma reale. C'è una vita politica vissuta, ma soprattutto una forma di rispetto, aldildà delle divergenze di opinioni». 

13:45

«Io spero che i giovani e tutti quelli che si sentono male in questo momento di pandemia, riescano a intravvedere nell'oscurità una luce. La luce della nostra democrazia e dei nostri valori. Noi ultimamente abbiamo avuto più di un episodio che invece di "spaccare tutto" e dare sfogo all'aggressività, io spero che invece riescano a capire che è importante tenere duro e avere fiducia. Ci sono tanti segnali che la Svizzera lancia anche alle popolazioni più giovani. Serve un po' di fiducia e fede nelle istituzioni - ha concluso il sindaco di Lugano -. Siamo in fondo a trovare una soluzione, i vaccini sono la luce in fondo al tunnel. Vale la pena di tenere duro e crederci. È importante che le famiglie spieghino ai loro figli la situazione».

13:43

«Stamattina abbiamo inaugurato il nuovo Campus Est Usi-Supsi. Una vicinanza di intenti, che contraddistingue anche il rapporto tra Ticino e Confederazione. Una comunicazione a volte con punti di vista diversi, con la certezza che tutte le parti in gioco stiano facendo del loro meglio - ha aggiunto Borradori -. Voglio dire "grazie", perché il Consiglio federale prende le decisioni e dà indicazioni e la direzione da seguire. Anche quando a volte non è facile».

13:41

È il sindaco di Lugano, Marco Borradori, a prendere per primo la parola: «È un grande piacere per Lugano avere qui il presidente della Confederazione e il presidente del Consiglio di Stato. La consideriamo una vicinanza speciale alla popolazione di Lugano. Speriamo che la primavera lasci dietro di sé non solo l'inverno ma anche la situazione difficile in cui ci troviamo. Sono sicuro che saremo in grado di aprire le porte a una nuova stagione. Soprattutto per i giovani, confrontati con una realtà destabilizzante senza precedenti. Ma vogliamo restare fiduciosi».

13:08