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CANTONECovid in Ticino, 28 casi ma nessun decesso in ventiquattro ore

01.03.21 - 10:04
Nelle strutture sanitarie del nostro cantone 63 posti letto sono attualmente occupati da pazienti positivi
Tamedia
Covid in Ticino, 28 casi ma nessun decesso in ventiquattro ore
Nelle strutture sanitarie del nostro cantone 63 posti letto sono attualmente occupati da pazienti positivi
Tre classi in quarantena alla Scuola elementare di Ligornetto

BELLINZONA - I numeri della pandemia in Ticino restano bassi. Nelle ultime ventiquattro ore sono infatti stati accertati altri 28 contagi, come si evince dall'odierno bollettino delle autorità sanitarie cantonali. Dall'inizio dell'emergenza sanitaria, che nel nostro cantone risale a oltre un anno fa (si parla infatti del 25 febbraio 2020), sinora sono risultate positive 28'023 persone.

Sul fronte dei decessi, fortunatamente si segnala un altro giorno senza morti. Le persone decedute restano pertanto a quota 957. La scorsa settimana sono morte cinque persone in sette giorni.

Sempre per le ultime ventiquattro ore, negli ospedali ticinesi non è stato registrato nessun ricovero per coronavirus (è dall'inizio di ottobre 2020 che non succedeva). Una persona è invece stata dimessa. Attualmente nelle strutture sanitarie 63 letti sono occupati da pazienti col Covid (ieri erano 64). Per 11 di loro si tratta di posti in terapia intensiva.

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Altre tre classi in quarantena - Alla Scuola elementare di Ligornetto è scattata la quarantena per tre classi. La misura, ordinata ieri 28 febbraio, resta in vigore fino al prossimo 7 marzo. Nel frattempo si contano quarantene di classe anche alle elementari di Morbio Inferiore (fino al 4 marzo) e di Minusio (fino al 5 marzo), e al Liceo di Lugano 2 (fino al 6 marzo). La misura è quindi attualmente in vigore per cinque classi in tutto il cantone, dove si contano complessivamente 421 sezioni di scuola dell'infanzia, 803 di scuola elementare, 607 di scuola media e 1'159 delle scuole postobbligatorie cantonali.

Nessun positivo nelle case per anziani - La situazione resta invariata nelle case per anziani ticinesi, dove nel frattempo l'80% dei residenti e il 54% del personale ha completato la vaccinazione contro il coronavirus. In nessuna delle strutture ci sono infatti ospiti positivi al virus, come si evince dai dati pubblicati oggi dall'Associazione dei direttori delle case per anziani (ADICASI).

Al via le riaperture - Con il miglioramento, a livello nazionale, della situazione epidemiologica, oggi è scattata la prima fase del ritorno alla normalità: il mese di marzo inizia infatti con la riapertura di negozi, musei, sale di lettura delle biblioteche, aree esterne di zoo e giardini botanici, e impianti sportivi all'aperto. Bar e ristoranti devono invece restare ancora chiusi.

Una seconda fase di riaperture è prevista, se la situazione lo permetterà, per il prossimo 22 marzo. Le decisioni del Consiglio federali saranno precedute, come di consueto, da una consultazione presso i Cantoni. Per i ristoranti, si ipotizza la riapertura delle terrazze. Ma le autorità cantonali premono per un'apertura totale.

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