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CANTONEGelata in pista: il Governo chiude le terrazze dal 1. marzo

26.02.21 - 12:13
La decisione presa dopo che non è stato possibile trovare un compromesso tra Berna e i Cantoni interessati
Tipress
Gelata in pista: il Governo chiude le terrazze dal 1. marzo
La decisione presa dopo che non è stato possibile trovare un compromesso tra Berna e i Cantoni interessati
I servizi di take-away potranno invece continuare la propria attività. 

BELLINZONA - Gelata sulle terrazze aperte sulle piste. Gli sciatori potranno godersele ancora per un weekend. Da lunedi si chiude. Lo comunica il Consiglio di Stato che ha preso la decisione dopo alcuni colloqui tra rappresentanti del Consiglio federale e di alcuni Cantoni svizzeri, tra cui il Ticino. Colloqui che non hanno permesso di trovare un compromesso. Per questo motivo il Consiglio di Stato, in maniera coordinata con i Cantoni di Uri, Svitto, Nidvaldo, Obvaldo e Glarona, ha deciso che a partire da domenica 28 febbraio 2021 alle 17 le terrazze dovranno essere chiuse.

Interpretazione non condivisa da Berna - Come noto, in sei Cantoni svizzeri, è attualmente possibile consumare alimenti e bevande sulle terrazze dei take-away dei comprensori sciistici. Questo naturalmente nel pieno rispetto dei piani di protezione previsti per la gastronomia (tavoli distanziati, massimo di quattro persone per tavolo, tracciamento, ecc.). Secondo i Cantoni la regolamentazione di questi spazi rientra nelle disposizioni previste dai piani di protezione per i comprensori sciistici e, di conseguenza, sarebbe di competenza dei Cantoni. Il Consiglio federale non condivide questa interpretazione e ha ribadito che l’utilizzo di questi spazi è regolamentato dall’Ordinanza federale. Le autorità federali hanno quindi chiesto ai Cantoni di rispettare e far applicare queste disposizioni.  

Il passo indietro - I Cantoni hanno cercato di spiegare alle autorità federali i vantaggi legati alla messa a disposizione di questi spazi per il consumo di bevande e alimenti sulle piste da sci. Dopo alcuni colloqui avvenuti ieri sera, giovedì 25 febbraio 2021, non è stato raggiunto un compromesso. Anche se da un punto di vista epidemiologico si resta convinti della bontà della soluzione proposta, i Cantoni hanno deciso di dare seguito alle richieste del Consiglio federale.  

Il take-away continuerà - Per questo motivo, il Consiglio di Stato ticinese, in maniera coordinata con i Governi dei Cantoni di Uri, Svitto, Nidvaldo, Obvaldo e Glarona, ha deciso che a partire domenica 28 febbraio 2021 alle 17 le terrazze dei comprensori sciistici dovranno chiudere. I servizi di take-away potranno invece continuare la propria attività. 

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COMMENTI
 

vulpus 3 anni fa su tio
È evidente che la questione terrazze non è un problema sanitario. IL CF è in balia di pressioni di quei cantoni che non hanno aperto le piste da sci. E ora visto che chi ha aperto ha avuto ragione, senza provocare infetti, si è dato da fare per mettere il bastone tra le ruote degli altri. La dichiarazione del membro della taskforce degli esperti sulla questione è una arrampicata sui vetri, nessuna giustificazione o dimostrazione di conseguenze negative. Vogliono far chiudere gli impianti ,per agonia . Almeno avessero gli attributi di obbligarli a chiudere , ma di pagare gli indennizzi

Tzozjlred 3 anni fa su tio
...siamo in guerra, mah non possiamo permetterci di aver paura. Io dico basta al terrorismo mediatico e al panico. Rimettiamoci in discussione senza dimenticare di difenderci con i mezzi che abbiamo a disposizione (mascherine, distanza, igiene) e ospedali, respiratori, e tanto buon senso. Non possiamo più permetterci le chiusure totali perché causano danni irreparabili alle economie (lavoro, PIL) e problemi psicologici di massa dei nostri giovani(suicidi,ricoveri coatti). Questa è una.guerra subdola, dobbiamo vincerla non sottometterci.

Findus 3 anni fa su tio
Ah ah ah che ridere Gobbi parla di compromesso per non creare un problema istituzionale con Berna! Il Nano si rivolta nella tomba... Avanti leghisti coerenza zero Zali frattempo ha fatto uno sbadiglio

RV50 3 anni fa su tio
Chiudiamo degli spazi aperti e in regola con le distanze e lasciamo entrare sul nostro territorio lavoratori che vivono in una zona rossa ? Io non sono un sciatore e nemmeno contro i frontaglieri quindi il mio commento non é di parte ma mi sembra che la cosa stia fuggendo di mano ai nostri governanti.

centauro 3 anni fa su tio
Risposta a RV50
Zona rossa dove?

Booble63 3 anni fa su tio
Politici senza palle. Succubi di virologi e medici malati di protagonismo e di funzionari coi piedi al caldo. Gente che non ha mai rischiato nulla di suo ma che per sgravarsi dalle responsabilità delle loro decisioni si nascondono dietro leggi e ordinanze create ad hoc. CONIGLI !

Duca72 3 anni fa su tio
Chiudete le scuole !!!!!!

F/A-19 3 anni fa su tio
Per una volta che c’è neve in abbondanza lasciate divertire i giovani all’aria aperta, in montagna, con tanta aria buona.

Shion 3 anni fa su tio
Risposta a F/A-19
Tanta aria buona? E questa massa menefreghista di automobili che raggiunge le stazioni sciistiche contribuisce a questa aria buona? Quando andrebbe benissimo anche raggiungere a piedi la natura appena fuori di casa!

F/A-19 3 anni fa su tio
Risposta a Shion
È vero, infatti io quando voglio sciare non prendo l’auto per andare in montagna, vado alla foce del Cassarate.....

Nmemo 3 anni fa su tio
Sembrerebbe che il CF abbia intenzione di bloccare i ristorni nei Cantoni recalcitranti all’ordinanza federali in materia di prevenzione.

lecchino 3 anni fa su tio
Bernesi tdc

Didimon 3 anni fa su tio
Piste da sci.. Apriamo tutto prima che sia troppo tardi.. Pf.. Siamo agli sgoccioli

Chinuzza 3 anni fa su tio
Mah sembra che ci stiamo avviando ad una dittatura.., incredibile

stefanobig 3 anni fa su tio
Pio pio

Ivan 3 anni fa su tio
Sempre più pagliacci

Eimco104 3 anni fa su tio
Conigli!!!
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