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LUGANOPolo Sportivo, tackle del Municipio: «Basta informazioni false»

18.02.21 - 16:45
L'Esecutivo ha voluto fare chiarezza su diversi punti in un Infopoint per la stampa a Palazzo Civico
TiPress
Polo Sportivo, tackle del Municipio: «Basta informazioni false»
L'Esecutivo ha voluto fare chiarezza su diversi punti in un Infopoint per la stampa a Palazzo Civico
In particolare è stata sottolineata l'impossibilità di «scorporare il progetto»

LUGANO - «Le bugie, nella vita, hanno le gambe corte. Il rischio in politica è che le inesattezze, ripetute in modo ossessivo, possano diventare delle verità». Sono queste le parole con cui il sindaco di Lugano Marco Borradori ha introdotto oggi un infopoint del Municipio di Lugano dedicato al Polo sportivo e degli eventi.

Borradori, in compagnia del Direttore del Dicastero cultura, sport ed eventi, Roberto Badaracco, e di Cristina Zanini Barzaghi, direttrice del Dicastero Immobili, ha chiarito alcune informazioni, a detta del Municipio, scorrette. 

«Non ci sono vie di mezzo» - Il punto più importante, secondo Borradori, è quello dello scorporamento del progetto, che è di fatto impossibile: «Non si può dire spezzettiamo, dividiamo, se si dice no all'approvazione dell'accordo di partenariato pubblico-privato, non si può pensare che la cosa possa continuare in altro modo».

«Non ci sono vie di mezzo, dire "spacchettiamo" significa dire "non realizziamo queste strutture". Lo scopo dell'operazione, fin dall'inizio, è stato quello di riqualificare un comparto intero. Quando sento dire "facciamo solo i contenuti sportivi", è come perdere un'occasione d'oro, e sono le stesse persone che si lamentano che Lugano perda abitanti. Tutto il Ticino li perderà se si guarda in modo minimalista e si pensa solo a mettere il bastone fra le ruote».

Inoltre, «nonostante possa esserci un aumento del moltiplicatore nei prossimi anni (di 3, 4 punti, molto meno rispetto al Lac), questo progetto rimarrà per i prossimi 30, 40, 50 anni e sarà attrattivo, allargando i confini della Città, che ne guadagnerebbe tantissimo» ha concluso Borradori.

Informazioni false e inesatte - Ha preso poi parola il municipale Roberto Badaracco, responsabile del Dicastero Cultura, Sport ed Eventi: «Sebbene quando esca un messaggio per il Consiglio Comunale di solito il Municipio non intervenga più, in questo caso dobbiamo farlo per correggere un'informazione che sta depistando: prendiamo quindi posizione su diverse inesattezze, palesemente false».

«Fare un confronto politico con chi dice cose che non stanno né in cielo né in terra diventa molto difficile. Siamo pronti a fare tutti i confronti, anche fino al referendum, però su basi scientifiche e oggettive, su dati certi e non su fandonie e fake news. C'è come l'impressione che certi lo sanno, ma che fanno apposta, e questa malafede di propagare falsità pur di far saltare il progetto ci dispiace e ci dà fastidio». 

Badaracco ha poi assicurato per quanto riguarda la trasparenza ed efficacia delle trattative con HRS Group. «Queste fandonie mettono a rischio anche l'interesse dell'investitore: non c'è alcun progetto speculativo o immobiliare, costruisce esattamente quello che noi vogliamo, e i costi del palazzetto e dell'arena sportiva sono perfettamente adeguati, rapportati a tutti i costi delle altre strutture con contenuti simili». 

La questione licenza sportiva - Un altro punto importante riguarda la questione della licenza al Football Club Lugano, «non è una carta che spendiamo per raggiungere il nostro obbiettivo, ma è purtroppo la necessità del FCL. Indipendentemente dall'interesse personale, per noi come Città è fondamentale che una realtà sportiva come il FCL rimanga in vita. Per noi è importante avere uno stadio che rispetti le condizioni della Swiss Football League, per poter anche eventualmente in futuro ospitare una squadra ticinese in Serie A. Se succedesse, nessuna squadra ticinese che salirebbe in serie A avrebbe l'occasione di giocare: cancelleremmo definitivamente questa prospettiva» ha detto Badaracco: «Bloccando tutto, la licenza non verrà approvata, è un dato di fatto». 

Un progetto, d'altronde, in linea con il resto del paese: «Ci sono 12 nuovi stadi in Svizzera di categoria A, 4 dei quali sono stati realizzati da squadre in Challenge League. Il resto della Svizzera va avanti e noi vogliamo semplicemente raggiungere questo obbiettivo».

«Parliamo di calcio, ma in realtà riguarda tutte le società sportive - anche giovanili - che si trovano sul territorio e che hanno bisogno di un palazzetto dello sport. Ci potremmo trovare in una situazione da fanalino di coda di tutta la Svizzera».

Trasparenza - È infine intervenuta anche Cristina Zanini Barzaghi, del Dicastero Immobili, che ha riassunto l'importanza del progetto a livello edilizio ed economico. «Oggi noi abbiamo un bel progetto, consolidato, pensato per inserirsi in maniera ottimale nel territorio. In alcuni casi però il Consiglio comunale sembra fidarsi più di quello scritto sui giornali che di ciò che viene detto in Municipio. L'investitore è serio ed è riconosciuto a livello svizzero».

In particolare, viene sottolineata la disponibilità del Municipio: «Noi abbiamo già risposto a centinaia di domande, e restiamo sempre disponibili a rispondere a tutto con i fatti e i dati, in totale trasparenza». 

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