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CANTONELa svolta digitale del servizio postale a domicilio

11.02.21 - 18:05
Addio alla “targhetta” da applicare alla buca delle lettere per effettuare le operazioni sull'uscio di casa
Foto tio/20minuti
La svolta digitale del servizio postale a domicilio
Addio alla “targhetta” da applicare alla buca delle lettere per effettuare le operazioni sull'uscio di casa
Uno svantaggio per chi ha meno dimestichezza con le nuove tecnologie? La Posta: «È comunque possibile la prenotazione telefonica»

Servizio a domicilio

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Questi sondaggi non hanno, ovviamente, un valore statistico. Si tratta di rilevazioni aperte a tutti, non basate su un campione elaborato scientificamente. Hanno quindi l'unico scopo di permettere ai lettori di esprimere la propria opinione sui temi di attualità.

LUGANO - Spedire lettere e pacchi? Oppure prelevare denaro o pagare le fatture? Sono tutte operazioni che è possibile effettuare anche sulla porta di casa. Ma soltanto nelle zone coperte dal servizio a domicilio della Posta (si tratta di quelle aree che non dispongono più di un punto di accesso fisso).

Sinora per fare capo al servizio in questione bastava applicare alla buca delle lettere un'apposita targhetta. Un metodo semplice anche per chi non ha dimestichezza con le nuove tecnologie (si pensa in particolare agli utenti più anziani, che sono meno mobili). Ma ora anche nell'ambito del servizio a domicilio si sta assistendo a una svolta digitale: entro la fine di maggio 2021 la targhetta sarà infatti completamente abolita e il servizio andrà richiesto con smartphone, PC o tablet.

Una cambiamento che sta avvenendo gradualmente e che riguarda tutte le 1'700 località elvetiche in cui il servizio è disponibile (si tratta di circa 400'000 economie domestiche). Il prossimo 1. marzo, per esempio, l'abolizione della targhetta è prevista nei quartieri situati sul versante del Brè a Lugano. Ma il servizio a domicilio digitale «è già da ora in funzione in tutto il Bellinzonese, a Bedano, Bignasco, Riazzino e altre località» ci fa sapere Nathalie Dérobert Fellay, portavoce della Posta.

Telefono o penna - In generale, il servizio a domicilio viene utilizzato soprattutto «nelle valli e nelle regioni periferiche» come ci dice ancora la nostra interlocutrice. E per gli habitué ora sarà dunque necessario adattarsi, scegliendo di effettuare le richieste online. Ma se qualcuno non desidera o non è in grado di utilizzare le prestazioni digitali, la Posta mette a disposizione due alternative, assicura la portavoce: la prenotazione telefonica oppure l'impiego di una cosiddetta penna per ordini. Si tratta di uno strumento che permette di richiedere il servizio a domicilio semplicemente cliccando un pulsante (la penna è automaticamente collegata a una rete radio chiusa a bassa frequenza).

Innovazione e sostenibilità - La scelta di abolire la targhetta è dettata dalla necessità di mantenere la prestazione al passo coi tempi. Ma si parla anche di sostenibilità: «Il servizio a domicilio digitale consente al postino di evitare giri aggiuntivi, riducendo così le emissioni di CO2» spiega Dérobert Fellay, Infatti, il postino riceve la notifica dell'ordine direttamente sul suo scanner manuale e vede subito di che tipo di richiesta si tratta. «In questo modo non ci saranno più viaggi a vuoto, laddove finora il postino veniva a conoscenza della richiesta del cliente solo una volta giunto davanti alla targhetta fissata alla cassetta delle lettere» conclude.

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