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SVIZZERA / CANTONESi finge un banchiere e s'intasca oltre mezzo milione di franchi

22.01.21 - 23:47
Una 39enne basilese è accusata di aver truffato 57 clienti di una banca, con l'aiuto di alcuni complici
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Si finge un banchiere e s'intasca oltre mezzo milione di franchi
Una 39enne basilese è accusata di aver truffato 57 clienti di una banca, con l'aiuto di alcuni complici
La donna è stata però scoperta: il processo è in corso al Tribunale penale federale

BASILEA / BELLINZONA - Con l'aiuto di alcuni complici, entrava in contatto con le vittime più fragili fingendosi un banchiere, e sottraeva loro le informazioni dell'e-banking per poi accaparrasi i loro soldi.

È l'operazione che ha portato una 39enne di Basilea a ottenere illecitamente più di 600mila franchi svizzeri, senza che le banche si accorgessero che il denaro dei loro clienti venisse sottratto.

Tuttavia, la frode ha portato la donna anche a Bellinzona: è stata scoperta e si è dovuta presentare ieri al Tribunale penale federale per rispondere dei propri crimini. Il Ministero pubblico della Confederazione ha infatti comunicato che le accuse contro la donna sono di ripetuta acquisizione illecita di dati, ripetuto abuso di un impianto per l’elaborazione di dati per mestiere e ripetuto riciclaggio di denaro in banda. 

A essere caduti nella trappola sono stati almeno 247 clienti di istituti finanziari elvetici.

Una truffa collaudata - La 39enne e il suo gruppo hanno usato lo stesso schema su base regolare tra l'agosto del 2012 e il giugno del 2015.

Prima di tutto, i truffatori inducevano i clienti a rivelare i loro dati personali - come numeri di telefono e conti bancari - tramite e-mail di phishing, fingendosi operatori bancari o agenti finanziari. 

Usando queste informazioni, l'imputata principale contattava poi le vittime per telefono, fingendosi un impiegato di banca. Mostrando di conoscerne le informazioni personali, la truffatrice portava la vittima a divulgare i codici di accesso all'e-banking, la piattaforma online per accedere al proprio conto.

In seguito, la donna e i complici utilizzavano i dati sensibili per accaparrasi i soldi in due modalità: trasferendoli in conti esteri o prelevandoli in contanti ai bancomat.

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COMMENTI
 

Tio1949 3 anni fa su tio
Un grande!
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