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255 nuovi contagi e altri 7 decessi in Ticino

CANTONE255 nuovi contagi e altri 7 decessi in Ticino

22.12.20 - 10:20
Nelle ultime 24 ore 31 persone sono state ricoverate in ospedale, 23 lo hanno lasciato.
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255 nuovi contagi e altri 7 decessi in Ticino
Nelle ultime 24 ore 31 persone sono state ricoverate in ospedale, 23 lo hanno lasciato.
Le strutture sanitarie accolgono attualmente 350 pazienti: 39 di questi si trovano nel reparto di terapia intensiva. Gli intubati sono 33, quattro in meno di ieri.

BELLINZONA - I numeri della pandemia restano a un livello molto alto in Ticino come comunicato poco fa dal medico cantonale Giorgio Merlani in conferenza stampa. I dati mostrano infatti altri 255 casi e 7 decessi. I nuovi ricoveri sono 31, mentre i pazienti dimessi sono stati 23.  Il numero totale delle persone che si trovano in ospedale per complicazioni legate al Covid-19 è quindi salito a 350 (+1). 39 di queste si trovano in cure intense (-2), 33 delle quali intubate (-4).

Tio.ch / 20 minutiLa curva dei contagi è stagnante su alti livelli da settimane e nell'ultima ha ricominciato (lievemente) a risalire.

Incidenza sfiora i mille casi - Tornando alle cifre, quelle relative ai tamponi positivi sembrano avere avuto un leggero calo negli scorsi giorni. Sui 1'483 test effettuati il 17 dicembre il tasso di positività raggiungeva il 12%, mentre negli ultimi 14 giorni la percentuale sale al 19%. Il dato di ieri sull'incidenza della malattia nel nostro cantone è di 987 persone positive su centomila abitanti. Una cifra che non ha eguali in Svizzera. Alle nostre spalle troviamo San Gallo con 972 e Turgovia con 881.

Oltre 21'000 contagi - Dall'inizio dell'emergenza coronavirus, attualmente in Ticino si registrano complessivamente 21'157 persone risultate positive al test. I decessi legati al virus sono invece arrivati a quota 710. Da inizio crisi 1'992 pazienti sono invece stati dimessi dagli ospedali. 

Isolamenti e quarantene - Al 18 dicembre vi erano 1'858 ticinesi posti in isolamento perché avevano contratto il coronavirus. Altri 2'957 loro contatti si trovavano, nello stesso periodo, in quarantena.

Nessun decesso nelle case per anziani - Nelle ultime ventiquattro ore nelle case anziani ticinesi sono stati registrati otto nuovi residenti positivi (+4 rispetto a ieri) e nessun decesso legato al coronavirus. Da inizio pandemia 307 residenti hanno perso la vita a causa del coronavirus, mentre 922 sono deceduti per altre cause. I dati pubblicati oggi dall’Associazione dei direttori delle case per anziani della Svizzera italiana (Adicasi) precisano inoltre che attualmente ci sono 163 residenti positivi, mentre da ieri altri 17 risultano guariti. Il virus è attualmente presente in 24 case per anziani (-1). Complessivamente le strutture presenti sul territorio cantonale sono 68, per un totale di 4'692 posti letto.

Nessuna nuova quarantena nelle scuole - Oggi il Decs non ha segnalato nuove quarantene di classe nelle scuole ticinesi. Rimangono pertanto isolati i bambini di due classi di scuola elementare (Losone e Molino Nuovo) e gli allievi di una classe delle Scuole Medie 1 di Bellinzona. La scuola ticinese - ricordiamo - è composta da 803 sezioni di scuola elementare, 607 di scuola media e da 1'159 classi nelle scuole postobbligatorie.

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COMMENTI
 

Luca 68 3 anni fa su tio
galium, il mese di marzo il cf sé né dimenticato del federalismo, e il Ticino era quasi fuori legge, ma hanno gestito meglio, ora federalismo , ? direi più una scusa per fare a scarica barile e evitare di prendere le giuste decisioni, sono loro che devono dare le giuste indicazioni, anche se sono d'accordo che la responsabilità individuale è fondamentale

Luca 68 3 anni fa su tio
adri57, ai proprio ragione, sono d'accordo al 200%.

Volpino. 3 anni fa su tio
Matematicamente descritto le misure prese + le chiacchiere di contorno SONO UN GIOCO A SOMMA ZERO perché non cambia mai niente!

adri57 3 anni fa su tio
@Galium, l'economia è molto importante. Tutti noi contribuiamo alla sua crescita. Possiamo certamente essere grati alla nostra nazione se abbiamo il benessere attuale. Nonostante ciò, se non mettiamo in primo piano la salute, anche l'economia continuerà a soffrirne. Le mezze misure costano comunque, si protraggono nel tempo e non risolvono la situazione. Meglio un confinamento severo che porti ad un vero miglioramento epidemiologico, che un tira e molla che comunque costa e non porta giovamento, né alla pandemia né all'economia.

adri57 3 anni fa su tio
Egregio Dottor Merlani, la prossima volta, se non l'ha già fatto, si rivolga anche ai politici. I dati ticinesi (casi, decessi, ospedalizzazioni e RT), li possiamo confrontare con chiunque, sono paurosi. Noi invece, lasciamo pure aperte le stazioni sciistiche, dove approderanno anche persone dalla Svizzera centrale e da Uri, che con una situazione nettamente migliore alla nostra, hanno CHIUSO.

Luca 68 3 anni fa su tio
volpino, sono d'accordo

Luca 68 3 anni fa su tio
Galium, la responsabilità maggiore è della politica, lo vedono tutti che tengono soprattutto all'economia, confondendo le persone, la responsabilità individuale è importantissima, ma la politica dovrebbe dare il buon esempio ( vedi mercatino di Natale a Lugano) poca coerenza nelle decisioni, ess bar ristoranti chiusi, ma le mense scolastiche ? nessuna regola rispettata. come ( secondo me) hanno gestito bene a marzo, tanto mi hanno deluso adesso.

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a Luca 68
Diciamo prima di tutto che l'economia non è un consesso di aziende assetate di profitti, ma siamo tutti noi, direttamente o indirettamente. In questo caso la politica si trova in una situazione molto difficile perché deve necessariamente mediare tra salute e vari interessi, che bene o male alla lunga incidono sulla salute. Del resto vediamo che in tutti gli stati esiste una problematica di questo tipo. Nel nostro caso poi

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a Galium
Proseguo: .....nel nostro caso poi il federalismo certo non aiuta.

Volpino. 3 anni fa su tio
Merlani, purtroppo la gente non è affatti così brava ed educata come pensa. Ieri, p.es., al centro commerciale di Grancia la gente mi sfrecciava attorno senza alcun distanziamento. La gente purtroppo pensa solo a sé stessa in preda al delirio di trovare ciò che cerca negli scaffali. Insomma tutti hanno paura di non trovare quello che cercano per Natale. La teoria è una cosa, la prassi un'altra!

Yoebar 3 anni fa su tio
Qui purtroppo per noi, ride l’AVS e non solo, 600 decessi quasi tutti anziani in 9 mesi a una media bassa di 1000 al mese per singola persona, fate voi i calcoli. Grazie alla politica del risparmio........poi danno la colpa a noi cittadini, ridicoli.

adri57 3 anni fa su tio
Merlani, le stesse parole, nelle ultime settimane, le abbiamo sentite sia da lei che dai consiglieri di Stato, più e più volte. Le misure messe in campo fino a ieri dal CdS erano debolissime.Non fosse intervenuto il CF, forse sarebbero ancora aperti i ristoranti/bar. Un altro aspetto che in Ticino non funziona, è il controllo delle misure. Ad esempio in Romandia, sono state elevate sedicimila infrazioni. Quanto sono state in Ticino? Poi è vero che sono le singole persone che devono rispettare le regole, ma se non chiudiamo nulla, rimane la sensazione che la situazione non sia poi così grave.

Yoebar 3 anni fa su tio
Si continua a dire che non miglioriamo e non ci comportiamo bene, ma non è forse la politica che è una vergogna? Per non dire altro......

Yoebar 3 anni fa su tio
Ma intanto i frontalieri continuano a venire in Ticino a fare il bello è il brutto che vogliono, cert che i talian ie pusè furbi che num.

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a Yoebar
Naturalmente i principali responsabili di tutto quanto di male avviene sono i frontalieri. Dagli all'untore!

Luca 68 3 anni fa su tio
Merlani dice, non stiamo migliorando e questo non va bene. ok ma non si vuole un lockdown non si vuole chiudere gli impianti, non si chiudono attività non essenziali, e allora a cosa servono le conferenze, sé non si vuole agire seriamente? siamo diventati i peggiori d'Europa e il peggior cantone della Svizzera. responsabilità personale? si certo, ma l'esempio viene dall' alto, e i nostri politici? bravi a parlare ma non ad agire come si dovrebbe. direi che potrebbero anche evitare di fare conferenza stampa, servono solo a confondere e agitare la gente

Volpino. 3 anni fa su tio
Risposta a Luca 68
Stiamo ormai assistendo alla lobotomizzazione mediatica dove rendere inerte o inoffensiva la gente sembra essere la priorità, ossia il raggiungimento di un ambivalenza collettiva che ha per scopo di ridurre l'ansia nella popolazione, ciò che per sé non è completamente sbagliato. D'altronde questo fa sì che la volontà di collaborare attivamente diminuisce. Forse è meglio dire direttamente la verità, ovvero che negli ospedali dopo le feste non c'è posto per tutti. Purtroppo solo la verità crudele rende docile la gente, come p.es. in marzo.

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a Luca 68
Non trovo corretto prendersela con i politici. Non dimentichiamo che siamo in Svizzera e che in situazioni come questa il federalismo di certo non aiuta

adri57 3 anni fa su tio
Risposta a Galium
Guarda che il CdS può applicare misure superiori a quanto stabilito dal CF. Prendiamo solo l'esempio delle stazioni sciistiche. Cantoni con la metà dei nostri casi, e con stazioni sciistiche molto più importanti, hanno deciso per la chiusura. Noi no, di fatto arriveranno poi sciatori dalla Svizzera centrale e dal canton Uri.

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a adri57
Ricordo solo che il CF avrebbe preso un posizione più rigida se i cantoni romandi non si fossero messi di traverso, giusto o sbagliato che sia. In questo senso dico che il federalismo non aiuta.

adri57 3 anni fa su tio
Risposta a Galium
Ripeto, non centrano nulla i cantoni Romandi, che hanno fatto i compiti prima degli altri e tra l'altro oggi chiudono i ristoranti anche se potrebbero lasciarli aperti. I CANTONI hanno la facoltà di mettere in atto misure più restrittive rispetto a quanto deciso dal CF.

Galium 3 anni fa su tio
Risposta a adri57
Intendo dire che toccherebbe al CF stabilire regole più rigide, come del resto avviene in altri stati. Nel nostro caso i cantoni possono agire indipendentemente, e questo non aiuta.

Volpino. 3 anni fa su tio
Certo che la situazione non va bene perché ormai la gente non ha più paura come all'inizio della pandemia quando non si sapeva quali farmaci impiegare. Appena sono stati trovati dei rimedi farmacologici parallelamente è sceso il largo consenso per un secondo lockdown totale. Purtroppo in questo paese si passa troppo tempo ad osservare e interpretare invece di agire concretamente. Un virus se ne frega dei consensi in parlamento e della democrazia.
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