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È corsa al tampone per andare in Italia

CANTONEÈ corsa al tampone per andare in Italia

16.12.20 - 06:00
Dal 4 dicembre le richieste in Ticino sono esplose. I laboratori: «Non abbiamo più posto»
tipress
È corsa al tampone per andare in Italia
Dal 4 dicembre le richieste in Ticino sono esplose. I laboratori: «Non abbiamo più posto»
Studi medici sotto pressione per soddisfare le domande. I prezzi da 80 a 200 franchi, ma non sempre i risultati sono affidabili

LUGANO - È entrato ufficialmente tra gli accessori da viaggio dell'uomo moderno. Assieme all'asciugacapelli, il cuscino per il collo, il trolley e la confezione di mascherine usa e getta. Il tampone "delle 48 ore prima" rischia di diventare il tormentone natalizio di quest'anno, almeno in Ticino. Irrinunciabile per recarsi in Italia, dal 4 dicembre la domanda ha registrato un'impennata dopo l'ultimo decreto del governo Conte. Ma procurarselo non è facile, e i costi variano. 

Negli ultimi giorni i laboratori medici hanno riempito le agende. «Da settimana scorsa le richieste sono triplicate» spiega Isaura Montagner, direttrice della rete Centro Medico. Negli studi di Lugano, Chiasso, Bellinzona, Mendrisio e Locarno il test rapido costa 80 franchi, esito in 15 minuti. «Con l'autorizzazione del medico e del farmacista cantonale abbiamo attivato questo servizio, per persone asintomatiche che prevalentemente vogliono recarsi in Italia» racconta Montagner. «È un servizio straordinario che ci sta richiedendo un grosso sforzo». 

Ancora qualche giorno e lo tsunami dovrebbe passare. Il 20 dicembre la "finestra" aperta da Conte si chiuderà. Intanto la hotline cantonale (0800 144 144) è subissata dalle telefonate, anche all'ospedale Civico faticano a trovare un «buco» per un tampone nei prossimi giorni. «Siamo pieni». Risultato entro 24 ore, costo: 200 franchi senza ricetta medica. 

Sì, perché i tamponi tradizionali (molecolari) sono più efficaci, ma anche più cari. Al laboratorio Unilabs di Breganzona costano 168 franchi, 156 al laboratorio Dr Risch di Pregassona. Anche qui «la richiesta è aumentata molto, non prendiamo più appuntamenti» spiega il direttore Mauro Imperiali. «Riceviamo solo pazienti asintomatici con necessità di viaggio». Il referto «viene fornito via mail in una lingua a scelta tra quattro» ma la maggior parte chiede l'italiano. 

Il Belpaese è la meta principale, di gran lunga. Per varcare il confine è sufficiente il tampone low cost, ma la maggioranza dei laboratori (Unilabs, Dr Risch) non lo forniscono. «Il margine d'errore è molto alto, con il rischio di avere falsi negativi» ricorda Imperiali. Per questo l'Ufsp raccomanda il test rapido solo a persone con sintomi. La patente per l'Italia non è una patente di salute insomma, e tantomeno di immunità. «La raccomandazione - conclude Imperiali - è di attenersi alla massima prudenza». 

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