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Le polveri fini aggravano le infezione Covid. Il caso Ticino

GINEVRA/LUGANOLe polveri fini aggravano le infezione Covid. Il caso Ticino

24.11.20 - 15:24
Esisterebbe un legame tra virus e polveri fini. Lo rivela uno studio che ha analizzato quanto avvenuto in Ticino
Tipress
Fonte ATS
Le polveri fini aggravano le infezione Covid. Il caso Ticino
Esisterebbe un legame tra virus e polveri fini. Lo rivela uno studio che ha analizzato quanto avvenuto in Ticino

Una forte concentrazione di polveri fini nell'aria costituisce un fattore aggravante del Covid-19. È quanto sembrano suggerire i lavori condotti da ricercatori dell'Università di Ginevra e del Politecnico federale di Zurigo, secondo cui pare esserci un legame fra i due aspetti. All'origine di tale conclusione l'analisi di quanto avvenuto in Ticino.

Le concentrazioni importanti di polveri fini più piccole di 2,5 micrometri possono modulare e amplificare le ondate di contaminazione da SARS-CoV-2 e spiegare in parte l'andamento della malattia, scrive in un comunicato di oggi l'ateneo romando.

Diversi studi illustrano come il coronavirus circolasse in Europa già a fine 2019. Nonostante ciò, il netto aumento della mortalità in città come Parigi e Londra è stato osservato solo nella primavera successiva. "Una discrepanza temporale sorprendente", commenta Mario Rohrer, ricercatore a Ginevra.

Gli esperti hanno voluto dunque approfondire la questione e ritengono che, oltre al contatto fra le persone, vi sia un altro fattore a favorire la trasmissione e soprattutto la gravità dell'infezione. Hanno infatti constatato che l'aumento dei contagi è seguito a fasi in cui il livello di polveri fini era particolarmente elevato.

Proprio qui entra in gioco il Ticino. Nel cantone italofono, l'inquinamento da polveri fini è nettamente cresciuto dopo un periodo di particolare foschia sul piano di Magadino e sul Sottoceneri, verificatosi alla fine di febbraio. In seguito, si è assistito a un'esplosione delle ospedalizzazioni dovute al Covid-19, sottolinea Rohrer, pur precisando che in concomitanza si svolgeva anche il carnevale, che ha ovviamente facilitato la propagazione del virus.

Questa possibile relazione fra la virulenza del Covid e le polveri fini, riportata in un articolo sulla rivista "Earth Systems and Environment", è un'informazione importante per la Svizzera, Paese spesso alle prese con un fenomeno di inversione termica, con della nebbia che si forma sull'Altipiano. Le emissioni non possono più scappare e quindi si accumulano sotto questa sorta di cappa.

Inoltre, l'équipe di ricercatori evidenzia come le alte concentrazioni di particelle, soprattutto quelle più minuscole, provochino infiammazioni delle vie respiratorie e addensino il sangue. Tale condizione può condurre a un decorso grave della malattia per chi si infetta con il coronavirus.

Rohrer arriva a non escludere che il Covid-19 sia trasportato dalle polveri fini. Uno studio italiano ha in effetti scoperto l'RNA del virus su queste particelle. Per il momento comunque è ancora tutto da dimostrare che l'epidemia possa diffondersi anche così, ma ciò "è una possibilità", svela lo specialista.

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COMMENTI
 

Geni986 3 anni fa su tio
Buongiorno. Non voglio entrare nel merito delle ricerche, che oggettivamente hanno dell'equilibrismo vetraio. Coglierei l'occasione per ricordare l'importanza dell'accensione dall'alto di stufe e camini a legna, dell'utilizzo di legna essiccata almeno due anni, di una pezzatura non troppo grande, di evitare di far mancare aria alla combustione, ... Non possiamo che guadagnarci tutti in Comfort di vita, indipendentemente dal Covid!

vulpus 3 anni fa su tio
Il classico articolo da riempimento . Tutti fanno studi, tutti presumono che..., e sempre si riesce a dare un senso a qualsiasi teoria. In febbraio, la diffusione del virus per le polveri fini? Siamo seri: si è diffuso perchè nessuno sapeva che c'era e sapeva cosa fare.Tutti ricorderanno la famosa affermazione che si poteva andare a Milano, e c'era maggior probabilità di incontrare miss mondo che il covid. La diffusione è oramai appurata che avviene come per il raffreddore: il fatto dell'obbligo della mascherina è evedente. Purtroppo si continua ad assistere a questo continuo diffondere allarmismi e paure. che di sicuro non fanno bene a nessuno. Da un pò di tempo mancano i richiami del dott. Garzoni, persona che si è sempre dimostrata coerente con le misure e le indicazioni. Che venga censurato, a favore di dichiarazioni farlocche dei nostri politici a Bellinzona e i loro relativi paternalismi?

pillola rossa 3 anni fa su tio
Siate sereni, non appena ci sarà il vaccino il problema delle polveri fini svanirà.

Alessandro 69 3 anni fa su tio
Ma basta tutti i santi giorni con questo virus ma perché non vedo mai un artista che parla deiquasi 5 milioni e mezzo di bimbi morti nel mondo per malnutrizione e malattie che da noi sono curabilissime, a si è vero sono lontani che importa, ridicoli

lollo68 3 anni fa su tio
Ma perché si continua ad incolpare il carnevale quando quasi la metà dei morti è avvenuta in casa anziani come sta avvenendo tuttora malgrado non sia il periodo del carnevale!

F/A-19 3 anni fa su tio
Diciamo che il nostro bel Ticino, essendo incastrato in mezzo alla Lombardia, è una delle zone più inquinate d’Europa, inutile ridurre la velocità, siamo un popolo ridicolo e chi ci governa adotta queste misure per far vedere che fa qualcosa, ridicoli anche loro.

Don Quijote 3 anni fa su tio
Smettetela di dire castronerie, se consultate i dati dei decessi in Svizzera, Ufficio Federale di Statistica, scoprirete che nel 2020 sono morte meno persone che nel 2015 e siamo in linea con gli altri anni. Quelli che sono morti con il Cv19 sarebbero morti lo stesso con un'altra influenza. I dati sono a disposizione di tutti, basta saper leggere e addizionare! Oltretutto si dimostra l'inutilità dei vaccini, visto che con o senza vaccino, l'incidenza sul numero dei morti non cambia. Tutto il resto è aria fritta e business farmaceutico con bustarelle che arriveranno fino a alla stazione orbitale.

pillola rossa 3 anni fa su tio
Risposta a Don Quijote
Le persone leggono, ma non comprendono. C'è sempre bisogno di un "teologo" che interpreti e spieghi. E tutto quello che c'è scritto magicamente si trasforma in qualche cosa di diverso dalla realtà. La paura creata ad arte è il più potente mezzo in grado di bloccare la razionalità. Non per niente le religioni sopravvivono da migliaia di anni.

Nmemo 3 anni fa su tio
Avete già provato ad arieggiare l’appartamento in un quartiere urbano tra pizzerie a legna (all’accensine il fumo è nero) e camini a legna male gestiti (fuoco senza fiamma con al “sciüch a masarà”? Sarete “affumicati” come prosciutti! Il dipartimento del territorio dorme da decenni.
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