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CANTONECantoni uniti contro crimini informatici e pedocriminalità

19.11.20 - 10:56
Anche il Ticino ha firmato l'accordo che entrerà in vigore il 1. gennaio 2021
Deposit - foto d'archivio
Cantoni uniti contro crimini informatici e pedocriminalità
Anche il Ticino ha firmato l'accordo che entrerà in vigore il 1. gennaio 2021

BELLINZONA - I Cantoni intendono coordinare meglio la lotta contro la criminalità informatica e unire i loro sforzi in questo settore. Per questo è stato concluso un accordo amministrativo (che entrerà in vigore il 1. gennaio 2021) che disciplini l'organizzazione e il finanziamento di una rete di supporto digitale alle indagini: NEDIK.

La rete NEDIK, fondata nel 2018 dalla Conferenza dei comandanti cantonali di polizia (CCPCS), mira a una lotta coordinata ed efficiente. NEDIK ha il compito, tra le altre cose, di garantire il reciproco trasferimento di conoscenze, di redigere una panoramica nazionale dei casi e di permettere la classificazione dei casi intercantonali. La rete contribuisce inoltre alla prevenzione.

Si tratta di un passo importante nella lotta contro la criminalità informatica e il fenomeno della pedocriminalità, la cui gestione della lotta sarà assunta dalla polizia cantonale di Berna, che coordinerà la sorveglianza peer-to-peer, nonché le indagini segrete in assenza di sospetti condotte dai Cantoni nel campo digitale.

Negli anni la criminalità è divenuta sempre più transnazionale. E le inchieste nell'ambito della criminalità informatica e della pedocriminalità possono essere condotte con successo unicamente attraverso l’intensa collaborazione tra i Cantoni e con la Confederazione. Che gestisce poi i rapporti con le autorità estere.

In seno al NEDIK, fedpol assume dunque il ruolo di coordinatrice sovracantonale e transnazionale, in particolare con i partner Europol e Interpol. fedpol si occupa inoltre di analizzare e indirizzare le segnalazioni delle autorità estere, ad esempio quelle relative a transazioni sospette in ambito di pedocriminalità da parte delle autorità statunitensi.

Attualmente le forze di polizia cantonali e fedpol impiegano circa 300 persone che si occupano esclusivamente di lotta contro la criminalità informatica.

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