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CANTONERiparazioni all'estero non sdoganate per oltre un milione

15.10.20 - 10:44
L'amministrazione federale delle dogane ha concluso tre inchieste per omessa dichiarazione.
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Riparazioni all'estero non sdoganate per oltre un milione
L'amministrazione federale delle dogane ha concluso tre inchieste per omessa dichiarazione.
Riguardano natanti, torpedoni e autoarticolati oggetto di riparazioni all'estero. Complessivamente l’AFD ha richiesto tributi doganali per oltre 100mila franchi.

BERNA - L’Amministrazione federale delle dogane (AFD) ha portato a termine tre inchieste in Ticino inerenti l’omessa dichiarazione di lavori eseguiti all’estero su veicoli e natanti. L’elusione di tributi è stata riscontrata nell’arco di diversi anni e in tre ambiti di attività: natanti, torpedoni e autoarticolati. Complessivamente l’AFD ha richiesto tributi doganali per oltre 100mila franchi.

Sotto la lente degli inquirenti sono finite tre situazioni diverse, ma con un comune denominatore: l’elusione di tributi doganali per lavori effettuati all’estero.

Nel primo caso si tratta di un natante immatricolato in Ticino sul quale sono stati realizzati – nell’arco di diversi anni - lavori di manutenzione all’estero per un totale di circa 200mila franchi.
Indagata anche un’azienda svizzera che si occupa della manutenzione di natanti (presso la quale il natante in questione era stato oggetto di riparazioni), la quale per altri clienti aveva fatto eseguire diverse riparazioni in Italia per un totale di circa 400mila franchi, senza annunciarle alle competenti autorità doganali al momento della reimportazione. Per questi casi l’AFD ha richiesto il pagamento dei tributi doganali per poco meno di 50mila franchi.

Stesso modus operandi per la seconda inchiesta conclusa dall’AFD. Anche in questo caso è stata scoperta una serie di lavori di manutenzione effettuati all’estero su torpedoni immatricolati in Svizzera, per un totale di circa 600mila franchi, non annunciati all'importazione. L’AFD ha richiesto tributi doganali per poco meno di 50mila franchi.

La terza e ultima inchiesta conclusa riguarda degli autoarticolati. Un’azienda attiva su suolo ticinese ha fatto effettuare in Italia diversi lavori di manutenzione per un totale di circa 50mila franchi, senza sdoganare gli stessi al momento della reimportazione dei veicoli in Svizzera. I tributi richiesti per questo caso ammontano a poco meno di 4'000 franchi.

L’Ambito direzionale Perseguimento penale dell’AFD emanerà le relative sanzioni a carico degli incolpati. Ricordiamo che secondo le prescrizioni doganali è necessario sdoganare qualsiasi genere di lavoro effettuato all’estero, su mezzi e veicoli immatricolati in Svizzera.

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