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LOCARNO«Affitto spropositato che mette a rischio il Casinò»

25.09.20 - 13:49
La casa da gioco fa la voce grossa con la locatrice Kursaal Sa
Tipress
«Affitto spropositato che mette a rischio il Casinò»
La casa da gioco fa la voce grossa con la locatrice Kursaal Sa
La replica del presidente Aldo Merlini: «Con gli utili fatti per tantissimi anni potevano tranquillamente pagare il pattuito». Le parti scommettono che con l'entrata in scena della Città, come azionista di maggioranza, il contenzioso si risolverà.

LOCARNO - Il gioco d’azzardo non vale più l’affitto. Per rendere pubblico il concetto la Casinò di Locarno Sa ha deciso di puntare qualche franco su uno spazio pubblicitario uscito stamani sui quotidiani. Nel publiredazionale parlano i direttori della casa da gioco, ma anche il vertice della zurighese ACE Casino Holding Sa (la casa madre della Casinò Locarno Sa). Ed è proprio Birgit Wimmer, vicepresidente di ACE a lanciare l’allarme: «L’affitto spropositato potrebbe mettere a rischio il futuro del Casinò di Locarno».

Il contenzioso - Il braccio di ferro da tempo in atto verte attorno al canone d’affitto di un milione di franchi che è stato versato alla Kursaal di Locarno Sa, proprietaria dello stabile. Fino al 2018 in forma piena. Dopodiché è iniziato il contenzioso, e le parti non sono più riuscite a trovare un accordo. 

Entra in gioco il virus - Il coronavirus non ha fatto altro che peggiorare la situazione. Il lockdown ha causato ingenti perdite economiche alla casa da gioco, che è rimasta chiusa da marzo a giugno. Grazie anche al lavoro ridotto, «si è deciso di non effettuare licenziamenti» fa rimarcare il casinò. 

Affitto auto-dimezzato - Ma il nodo resta appunto l’affitto: «Secondo una perizia indipendente del 2019, il prezzo di mercato del canone di affitto del casinò dovrebbe ammontare a circa 470mila franchi anni» si legge nel publiredazionale. Grossomodo la cifra che l’inquilina versa oggi, con decisione unilaterale.

I contributi nel tempo - Ma non è il solo contenzioso, su un secondo tavolo è in atto quello con le fondazioni Cultura e Turismo, cui sono state interrotti i contributi che da accordi ammontano a 400mila franchi l’anno ciascuna. Nello spazio pubblicitario la Casinò Locarno Sa tira le somme. Dall’apertura, nel 2003, gli affitti versati alla Kursaal ammonterebbero a oltre 15 milioni, i soldi erogati alle fondazioni a 11,5 milioni.

La replica della Kursaal - Non ci sta a fare la parte dell’esoso il locatore. «Anche noi abbiamo fatto delle proposte per venire loro incontro, ma non hanno mai accettato - fa notare Aldo Merlini, presidente della Kursaal Locarno Sa -. C’erano anche dei contratti da rispettare e con gli utili fatti finora e per tantissimi anni potevano tranquillamente pagare il pattuito».

Due pigioni con una fava - Per uscire da quello che sembra un cul-de-sac, entrambe parti in lite scommettono sull’intenzione della Città di Locarno di diventare azionista di maggioranza della Kursaal Sa (acquistando la quota detenuta dall’Organizzazione turistica regionale). Due pigioni con una fava, si passi la battuta. Città che con il sindaco Alain Scherrer sottolinea l’importanza a più livelli di una casa da gioco per la regione: «Come azionista di maggioranza la Città potrà fare delle valutazioni che in realtà stiamo già facendo. Di sicuro un casinò a Locarno è importante sia dal punto di vista turistico che per i contributi di pubblica utilità». Tornerà il sereno? Le scommesse sono aperte.

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COMMENTI
 

Tenero72 3 anni fa su tio
Il gioco d’azzardo non é una prioritá, anzi ha rovinato e continua a rovinare centinaia di persone. Dal mio punto di vista i casinó si dovrebbero chiudere tutti. Vergognoso arricchirsi sulla disgrazia di molti!!!

SSG 3 anni fa su tio
Risposta a Tenero72
seguendo il tuo ragionamento dovremmo vietare la vendita di alcool, sigarette, videogiochi, postriboli, ecc.

Tenero72 3 anni fa su tio
Risposta a SSG
Il tema di questo articolo riguarda solo il casinò. Se l'articolo avesse parlato di altro, forse avrei dato il mio parere per altro.
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