È una app, si chiama Gourmeet e promette bene. In vista della seconda ondata...
LUGANO - Il tracciamento dei positivi al Covid è un incubo per gli esercizi pubblici. Ne sanno qualcosa alla discoteca Woodstock di Bellinzona, o al Montezuma di Novazzano, dove recenti focolai hanno creato non pochi problemi. Una startup di Lugano ha lanciato nei giorni scorsi una app che potrebbe facilitare le cose.
«L'idea è nata dalle difficoltà riscontrate in particolare nel settore della ristorazione e dei bar» raccontano gli ideatori Marco Russo, Fabiana Cortesi e Luca Santaniello. È proprio nel ristorante di quest'ultimo – designer oltre che ristoratore – che è stato concepito il progetto. «Abbiamo pensato di dare una mano, anche in vista di una possibile seconda ondata». È nata così Gourmeet, una app messa già a disposizione della clientela in alcuni locali del Luganese.
«I clienti la scaricano e vengono associati a un codice, trasferito direttamente alla banca dati del ristoratore. In questo modo salvaguardiamo la privacy» spiega Russo. La soluzione è l'unica "made in Ticino" disponibile al momento, e sta incontrando reazioni positive. «C'è molto interessamento, anche se registrare i clienti non è più obbligatorio. Ma in futuro almeno saremo meno impreparati».
In Ticino al momento sono 73 le persone sottoposte a quarantena obbligatoria a seguito del contact-tracing. Inoltre, diciannove persone sono state poste in isolamento settimana scorsa. A queste si aggiungono 345 persone in quarantena perché rientrate di recente da paesi "a rischio".