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CAMORINO«L'hardware è fatto, ora da subito le merci su rotaia!»

03.09.20 - 14:30
Dal portale nord della galleria del Ceneri arriva la richiesta congiunta da parte dell'Iniziativa delle Alpi e di Cipra
Tipress
Il presidente dell'Iniziativa delle Alpi, Jon Pult
Il presidente dell'Iniziativa delle Alpi, Jon Pult
«L'hardware è fatto, ora da subito le merci su rotaia!»
Dal portale nord della galleria del Ceneri arriva la richiesta congiunta da parte dell'Iniziativa delle Alpi e di Cipra
Il presidente dell'Iniziativa delle Alpi, Jon Pult, rivolto ai ministri dei Paesi europei: «La Svizzera ha fornito molto con alla costruzione della Nuova ferrovia transalpina. Ora tocca ai paesi vicini agire»

CAMORINO - «TRANSFER NOW! Da subito!». A chiedere, con questo slogan, l’immediato travaso delle merci dalla strada alla rotaia è stata stamane un’azione svoltasi al portale nord della nuova galleria di base del Ceneri. Ad organizzarla sono state l’Iniziativa delle Alpi e la Cipra, la Commissione internazionale per la protezione delle Alpi. 

Messaggio ai ministri europei - «La Svizzera - secondo i promotori - deve intervenire più risolutamente per porre fine all’odierno traffico di autocarri attraverso le Alpi, contrario alla legge. Chiediamo che i ministri europei dei trasporti, riuniti in questo momento in Ticino, introducano una direttiva Eurovignette unitaria sul modello della TTPCP (la tassa sul traffico pesante, ndr), in modo deciso e senza edulcorarla. Non ci sono più scuse». 

Alla base della richiesta c’è il fatto che la Nuova ferrovia transalpina (NFTA) il cuore europeo dei trasporti merci su rotaia, è realizzato. Secondo gli oppositori delle merci su gomma, «i ministri europei dei trasporti devono ormai collaborare oltre i confini nazionali per incentivare l’uso delle nuove capacità di trasporto».

La richiesta di Pult - «L’hardware esiste, ora sta ai politici aggiornare i software», ha detto Jon Pult, presidente dell’Iniziativa delle Alpi, durante l’azione. Ogni anno circolano ancora 900.000 autocarri attraverso le Alpi svizzere. Secondo la volontà espressa tramite il voto dai cittadini non dovrebbero oltrepassare i 650.000, fin dal 2018. «La quantità attuale di autocarri attraverso le Alpi è contraria alla legge, non c’è altro modo di dirlo», ha ribadito Pult. In Svizzera, ha continuato, occorre una revisione delle TTPCP che includa i costi esterni e il fattore climatico, finora non considerati. «I ministri europei dei trasporti devono stabilire la verità dei costi su strada mediante la nuova direttiva Eurovignette. Le soluzioni isolate vanno unificate, le tasse vanno prelevate secondo il principio di causalità, ossia chiaramente aumentate». E ancora: «Chiediamo ai ministri dei trasporti dei paesi limitrofi di instaurare una direttiva Eurovignette ambiziosa, capace di creare efficienti vie d’accesso alle trasversali ferroviarie alpine svizzere. Le direttive circa il traffico combinato vanno inoltre sviluppate in un’ottica progressista. La Svizzera ha fornito molto alla costruzione della NFTA. Ora tocca ai paesi vicini agire».

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