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CANTONEBirrifici della Svizzera italiana unitevi

01.09.20 - 14:28
Nasce un'iniziativa che punta a "fare squadra" per far conoscere la birra artigianale del territorio
TiPress - foto d'archivio
Birrifici della Svizzera italiana unitevi
Nasce un'iniziativa che punta a "fare squadra" per far conoscere la birra artigianale del territorio
Ma anche essere più presenti sul mercato e agli eventi.

CADEMPINO - Bionda, scura, ambrata, doppio malto, alla castagna, farina bona, sambuco. Ce n'è davvero per tutti i gusti nella Svizzera italiana: la birra qui ha una lunga tradizione.

La prima richiesta per fabbricare birra in Ticino risale al 1828. Fu Felice Lombardi (Airolo) ad aprire le danze. Il Gran Consiglio approvò la domanda il 12 dicembre per un periodo di dieci anni. Sono passati 192 anni da allora e nessuno si è mai stufato di gustarla.

Le birre artigianali oggi sono un vanto. Dentro ci sono ingredienti ricercati e tanta passione. Ma è anche vero che i birrifici nella Svizzera italiana sono molti, da nord a sud, e la popolazione non conosce tutti i prodotti.

Perché non unirsi, dunque, sotto un grande "cappello"? È quello che hanno fatto alcuni birrai, che hanno deciso di lanciare "un'iniziativa" per, in primis, promuovere la cultura birraria, ma anche e soprattutto per rendersi più visibili sul mercato in quanto produttori di birra nostrana artigianale. E, insieme, promuovere eventi che abbiano al centro la bionda.

Qual è il primo passo? Incontrarsi. Capire come l'idea verrà recepita sul territorio tra i professionisti. Per questo è stato organizzato un incontro al quale saranno i benvenuti tutti i birrifici della Svizzera italiana che producono birra artigianale con scopo di lucro. La data è giovedì 24 settembre 2020, alle 19. Il luogo ancora da definire. L'iscrizione obbligatoria.

Attualmente sono già diversi i birrifici che hanno aderito, di piccole e grandi dimensioni. Maggiori informazioni sono reperibili scrivendo all'indirizzo mail infobirrifici@gmail.com.

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