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GIUBIASCO (BELLINZONA)Frana di Scarpapé, niet del Procuratore: «Non è lei il danneggiato»

28.08.20 - 15:22
L'ex municipale denuncia l'ex sindaco dell'ex Comune in relazione ai danni causati dallo scoscendimento del luglio 2008
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Frana di Scarpapé, niet del Procuratore: «Non è lei il danneggiato»
L'ex municipale denuncia l'ex sindaco dell'ex Comune in relazione ai danni causati dallo scoscendimento del luglio 2008
La decisione sprint del Procuratore Generale Pagani che respinge il diritto del denunciante a costituirsi accusatore privato: «Direttamente danneggiato sarebbe semmai il Comune. Di certo non lei quale persona fisica»

GIUBIASCO - La denuncia penale sporta di Giancarlo Jorio, ex municipale, contro Andrea Bersani, ex sindaco dell’ex comune di Giubiasco è rimasta sul tavolo del procuratore generale Andrea Pagani una decina di giorni. Tanti sono bastati al capo del Ministero Pubblico per respingere la querela legata al «danno causato dalla discarica privata e abusiva Scarpapé, scivolata a valle per un temporale estivo il 13 luglio 2008». In relazione all’evento, che causò - come scrive Jorio - «danni valutati dell’ordine di 7-800mila franchi tutt’ora a carico dei cittadini del Comune», il privato cittadino ha sporto lo scorso 17 agosto denuncia nei confronti dell’avvocato Andrea Bersani, diventato dopo l’aggregazione vicesindaco di Bellinzona, per titolo di abuso di autorità (art. 312 CP) e infedeltà nella gestione pubblica (art. 314 CP) in relazione a “procedure omesse” concernenti la frana.

Dieci giorni sono passati ed è già arrivata la decisione: negativa per Jorio, perché, secondo Pagani, l’ex municipale dell’ex Comune non ha titoli per chiamare in causa la Giustizia: «In questa sede - scrive il Procuratore Generale - mi limito a respingere la sua personale costituzione al ruolo di accusatore privato, che può assumere solo il danneggiato, ossia unicamente la persona i cui diritti sono stati direttamente lesi dai reati. Nella specie concreta, sotto il profilo meramente teorico, direttamente danneggiato dai reati da lei ipotizzati sarebbe in effetti semmai il Comune. Di certo non lei quale persona fisica. Di conseguenza - conclude secco Pagani - in relazione a questo incarto non riceverà più alcuna comunicazione». La decisione, come tutte, è impugnabile. Ma l'impressione è che acqua passata non macini più. 

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